Vertenza Sardegna: l’inaffidabilità dello Stato Italiano
Comunicato Stampa
Non essendo fisicamente a Cagliari, ho appreso oggi dell’Ordine del Giorno presentato da Sanna G. – Dessì – Maninchedda – Planetta – Uras – Sechi – Cocco – Cugusi – Steri – Salis, a seguito del dibattito svoltosi nei giorni scorsi in Consiglio Regionale sulla grave situazione economica e sociale in cui versa il popolo sardo: una nazione che oggi, ancora di più, paga la crisi economica gestita dalle multinazionali della globalizzazione mondiale. Naturalmente do la mia adesione a quest’ordine del giorno, in quanto esso può diventare uno dei momenti di smascheramento del colonialismo economico, culturale e istituzionale che la nazione sarda subisce da parte del “padrone italiano” che, in quanto tale, non ha mai rispettato e non rispetterà nessun patto. L’inganno di 60 anni di “presunta” autonomia è sotto gli occhi di tutti: con “la crisi identitaria” ha portato anche l’ impoverimento del nostro popolo e la rapina delle risorse ambientali ed economiche da parte de is istrangius, arrivati con promesse di modernizzazione e ricchezza… che è pervenuta solo a loro.
Oggi il progetto di Indipendenza non può prescindere dalla rivendicazione e dall’attuazione di un percorso di sovranità culturale, economica, energetica, alimentare, finanziaria e fiscale a cui la Regione Autonoma della Sardegna e la sua massima Assemblea non possono sottrarsi o abdicare a favore dei soliti di oltre Tirreno, se vogliono difendere i reali interessi del nostro Popolo.
Il mio operato, manifestato sia nel territorio che nel Consiglio Regionale, coerentemente con la mia posizione culturale e politica di Indipendentista, progressista e nazionalitaria, di cui l’internazionalismo è un presupposto fondamentale, sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti i sardi.
Claudia Zuncheddu
Consigliera Regionale Indipendentistas
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