Tra i doni natalizi per i sardi, una gigantesca “bomba” per Cagliari: il Rigassificatore
“Ora abbondano i cespugli e i cani randagi. Ma presto, a un palmo dal villaggio dei pescatori di Giorgino, ci sarà il rigassificatore che promette metano a buona parte della Sardegna…”. Questa è la veste natalizia con cui viene presentata la gigantesca bomba che Cagliari avrà in casa.
Si ignorano gli incidenti nel mondo e la stessa detonazione nell’impianto di Baumgarten in Austria del 12 dicembre, con un morto e 18 feriti (per la Croce Rossa austriaca 60) di cui diversi sarebbero gravi. Sul caso non si parla di salute e di sicurezza per le persone ma delle ricadute di natura tecnica e finanziaria legate alle forniture dirette anche in Italia.
“Dichiareremo lo stato di emergenza… C’è stato un incidente serio di gas in Austria. Questo vuol dire che abbiamo un problema serio di fornitura”. E’ quanto dichiara il ministro italiano dello Sviluppo economico Carlo Calenda, ben lungi dal ricordare i costi umani di certe operazioni.
Se le dichiarazioni del ministro romano lasciano di stucco, non scherza la società Cosin a cui ISGAS ha affidato la progettazione del rigassificatore per Cagliari che “giura” che le probabilità di incendi ed esplosioni sarebbero QUASI inesistenti. Quel QUASI più che sufficiente a togliere la serenità e la sicurezza a tutta la cittadinanza del capoluogo e dintorni.
Ma è Natale e la SORPRESA dicono, sarà il nome della multinazionale che affiancherà ISGAS. Mentre i soliti “benefattori” dei sardi attendono i ringraziamenti con genuflessione, alla nostra città e a noi residenti vanno i più sentiti Auguri, con l’auspicio che un risveglio delle coscienze porti ad una ribellione democratica efficace.
Claudia Zuncheddu SardignaLibera
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