tagli ai patronati: le politiche antipopolari di Renzi – taglia servizi essenziali ai cittadini e crea disoccupazione
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E’ incredibile l’arroganza e la spregiudicatezza con cui il Governo Renzi, con un Decreto, taglia il Fondo destinato ai Patronati.
Il Premier forse non sa che tale Fondo è alimentato da una quota dei contributi previdenziali, che obbligatoriamente cittadini e imprese ogni anno versano. Già per sua natura questo Fondo non può entrare nelle disponibilità del Bilancio dello Stato.
Il Governo Renzi ancora una volta disattende gli impegni presi pubblicamente per la tutela dei diritti degli strati sociali più disagiati. La Sardegna, nel tragico scenario della crisi in corso, è uno degli anelli più deboli della catena di povertà, di disoccupazione, di moria delle imprese e delle attività produttive.
I Patronati sono da sempre strumento indispensabile per garantire la tutela dei diritti dei lavoratori, dei disoccupati e in generale degli strati più sofferenti e colpiti dalla povertà. Questo strumento di pubblica utilità, di tutela della giustizia sociale, insostituibile per chi non può permettersi commercialisti e ricchi studi legali, ha permesso che le fasce più disagiate della popolazione avessero riconosciuti i propri diritti, da quelli sanitari, ai socio-assistenziali, ai previdenziali, a quelli dell’emigrazione e immigrazione.
Il taglio (da 150 a 75 milioni) del Fondo destinato ai Patronati è un affronto a tutti i cittadini e ai Patronati che con il loro lavoro assicurano a milioni di cittadini la gratuità di servizi di tutela e assistenza non garantiti dalle Istituzioni.
Questo provvedimento, inserito nella Legge di Stabilità, è inoltre un attacco pesantissimo ai livelli di occupazione all’interno degli stessi Patronati. Il 70% degli organici perderanno il proprio posto di lavoro.
Essendo la Sardegna ancor più penalizzata dalla crisi in corso
CHIEDIAMO ai parlamentari sardi a Roma, di prendere una netta posizione in difesa dei Patronati e dei loro servizi ai nostri cittadini. Essi devono manifestare pubblicamente il proprio dissenso contro le politiche sociali antipopolari del Governo Renzi.
ATTENDIAMO dal Presidente Pigliaru e dalla Regione Autonoma della Sardegna, una reazione determinata e autorevole in difesa dei bisogni dei sardi ancora una volta calpestati e cancellati a Roma.
CHIEDIAMO ai sardi di sostenere e firmare la petizione promossa da ACLI, INAS, INCA, ITAL al fine di cancellare una norma discriminatoria.
Firma la PETIZIONE: “NO ai tagli ai Patronati” anche online
c/o i siti dei patronati
www.inas.it
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