Sull’affaire Fondazione Banco di Sardegna e Banco di Sardegna Spa
Sulla mozione n. 247 Sanna G. e più “sulla situazione della Fondazione Banco di Sardegna e del Banco di Sardegna Spa, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento” e sull’istituzione della commisione speciale sul credito, votata all’unanimità.
Condivido la mozione e voto a favore dell’istituzione della Commissione Speciale sul Credito.
Le nuove nomine “made in PD” ai vertici del Banco di Sardegna e della Fondazione impongono una seria riflessione sul Potere dei Partiti, sulla gestione spesso spregiudicata delle Banche e sul ruolo delle Fondazioni nei confronti degli istituti di credito.
Di certo, per noi sardi, l’interferenza del potere politico nella gestione delle banche ha fatto sì che perdessimo i nostri Istituti di Credito pubblici: il Banco di Sardegna e la Banca CIS (Istituto di Credito Industriale Sardo) le cui attività, sempre meno trasparenti, meriterebbero di maggiore controllo e chiarezza da parte degli enti pubblici e di tutti i cittadini.
La classe politica sarda non può più ignorare o rinviare la necessità di affrontare in termini concreti il grande tema del credito, delle banche e di un’economia che rischia di scomparire grazie alla stretta finanziaria adottata dagli istituti bancari operanti in Sardegna.
In questo momento di crisi in cui si è scatenata una terza guerra mondiale, questa volta finanziaria, che sta espropriando i Popoli della proprie ricchezze, impoverendoli e rendendoli sempre più succubi e servi della Finanza Internazionale, che sicuramente non fa gli interessi della maggioranza della popolazione mondiale, la società è nel pieno di un tracollo economico e sociale, che rischia di farci scomparire come Popolo e come Nazione.
Dichiarazione di voto
E’ ora che la RAS affronti il tema su come uscire dalla crisi dando risposte celeri e concrete al “nodo” del credito per le famiglie, le collettività e le imprese sarde, visto che la Politica del credito gestita dalle banche che agiscono nel territorio sardo sono di competenza politica e istituzionale di questo Consiglio, così come è sancito in forma statutaria.
Ben vengano i disegni di Legge a sostegno del Credito, ma che siano operanti prima che l’economia defunga irreversibilmente.
Ben vengano le commissioni di inchiesta su “operati ed eventuali commistioni Politica–Finanza”, purtroppo saltati ai disonori della cronaca in questi mesi.
Ben venga l’accertamento di responsabilità di un Sistema dei partiti che indiscriminatamente è stato colluso con il sistema delle Banche e con “le caste degli intoccabili”, ma è fondamentale e urgentissimo, nelle pieghe delle attribuzioni statutarie, prevedere delle soluzioni immediate per arrestare i “sequestri bancari”, con l’attivazione di moratorie che permettano al nostro Popolo di superare questo difficilissimo momento di crisi economica.
Tutto ciò in previsione della costituzione di una Banca Sarda per l’economia Sarda sostenibile, al fianco dei bisogni delle nostre famiglie, delle nostre imprese e delle nostre collettività e non al servizio di spartizioni e degli appetiti dei partiti politici, chiunque essi siano…
Claudia Zuncheddu
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