Sulla mozione contro il nucleare in Sardegna
Consiglio Regionale 23/09/2009 (pomeriggio)Tracce del mio intervento:Calabria – Piemonte – Liguria – Toscana – Umbria – Emilia Romagna – Lazio….Sono le regioni che intendono impugnare alla Consulta il “Decreto Sviluppo” attraverso il quale, con il rilancio dell’atomo, il governo di CD prevede di installare nel territorio italiano le centrali nucleari.Tutto ciò avviene paradossalmente in un momento in cui il Presidente Obama lancia al mondo l’allarme per il rischio di catastrofe nel pianeta per l’effetto serra. “Il tempo sta per scadere… la minaccia è grave, urgente e crescente, e potrebbe portare a una catastrofe irreversibile… Da qui la necessità di promuovere l’energia pulita e ridurre l’inquinamento da anidride carbonica”. Così dichiara.“…Ma noi in Sardegna siamo tranquilli… il nostro presidente Cappellacci ha fatto grandi promesse al popolo sardo… non può tradirlo…” Rispetto al consigliere del Psd’Az Planetta (che si accontenta di un intervento di quattro parole per denunciare l’inutilità del dibattito “la Sardegna ha già una Legge che la considera denuclearizzata”) rispondo che “la Legge Regionale n° 8 del 2003 che dichiarava la Sardegna “territorio denuclearizzato” e precluso al transito e alla presenza, anche transitoria, di materiali nucleari non prodotti nel territorio regionale esclusi i materiali necessari per scopi sanitari e per la ricerca scientifica, fu impugnata nell’agosto dello stesso anno dal Governo italiano per illegittimità.La Corte Costituzionale riconfermò l’incostituzionalità della Legge Sarda, sostenendo che il materiale nucleare è da considerarsi “merce” e in quanto tale, soggetta alle regole dell’UE .Il Governo Italiano, nel suo ricorso contro la Legge Sarda, ha rimarcato che la Regione non ha competenza in materia di ambiente poiché questo è solo un “valore” e in quanto tale la sua gestione è di esclusiva competenza dello Stato italiano, di fatto negando alla Regione ogni tipo di autonomia.Questo è un atto politico gravissimo che vede il Governo di Centro Destra italiano impegnato in un’operazione illecita contro la salute ambientale e delle popolazioni sarde, in barba ai principi del Federalismo solidale, violando l’Autonomia del Consiglio Regionale e della Regione Sardegna.Come Rossomori insieme a tutte le forze progressiste ci opponiamo all’installazione di centrali nucleari e allo stoccaggio delle scorie. Ci troviamo di fronte ad una forzatura antidemocratica e di stampo coloniale. Noi diciamo NO al nucleare in Sardegna e nel mondo. Claudia ZunchedduConsigliera regionale Rossomori
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