Si addensano le nubi attorno all’affaire San Raffaele
Sarebbe imminente l’arrivo di Renzi in Sardegna per la fase conclusiva della vendita del San Raffaele di Olbia al Qatar. Ma quell’intesa si potrà davvero firmare? Se gli atti giudiziari hanno il loro valore, si prospettano nuovi ostacoli che potrebbero complicare l’ultimo atto dell’accordo.
Nonostante le pressioni e le minacce di dirottare gli investimenti in Germania, da parte dello Stato arabo, qualora non si fossero chiuse entro certi termini le trattative con la Regione Sardegna, a tutt’oggi la Qatar Foundation Endowment non è proprietaria dell’immobile. Il San Raffaele, infatti, è nelle mani del Tribunale fallimentare di Milano a causa del crac della Fondazione Monte Tabor di don Verzè.
Tanta fretta nelle trattative con la Regione Autonoma della Sardegna, anche da parte del Governo Renzi, come se l’affaire potesse prescindere dalla questione giudiziaria che riguarda il vecchio immobile. Dietro il crac di don Verzè ci sarebbero ancora da saldare diverse banche creditrici, tra cui Sardaleasing, Gruppo Intesa, Monte dei Paschi di Siena, Agrileasing (Credito cooperativo) per un totale di circa 75 milioni.
I periti del Tribunale di Milano che gestisce il concordato fallimentare, secondo le notizie trapelate dalla stampa italiana, avrebbero denunciato il tentativo delle suddette banche creditrici di trattare direttamente, in prima persona, la vendita del San Raffaele con i reali del Qatar, se non fosse che quel patrimonio immobiliare, secondo le normali procedure giudiziarie, verrà messo all’asta con 25 milioni di base e i concorrenti potrebbero essere numerosi.
Claudia Zuncheddu
Sardigna Libera
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