Resoconto Assemblea
A Cagliari la prima Assemblea dei MovimentiLe associazioni e i movimenti del cagliaritano si sono riuniti per discutere i problemi del territorio insieme alla Consigliera Regionale Claudia Zuncheddu Si è svolto venerdì 17 aprile, nella sede del Cagliari Social Forum, il primo incontro fra i rappresentanti delle associazioni e dei movimenti di base e la Consigliera comunale del capoluogo Claudia Zuncheddu, recentemente eletta Consigliera Regionale con i Rossomori. L’Assemblea, che riprende il progetto della Consulta delle Terre Libere, vuole essere un forum pubblico dove gruppi e singoli cittadini possano mettere insieme obiettivi e competenze, pur mantenendo la propria identità. Ma supera quel progetto perché, prevedendo l’ascolto e la collaborazione della Consigliera Zuncheddu, offre sfogo istituzionale alle istanze dei movimenti, finalmente rappresentati in Regione. Oltre al Social Forum e i Rossomori, sono quindi intervenuti i rappresentanti di Mani Tese, Gettiamo le basi, Don Chisciotte, 100 Fiori, Sardegna Palestina e vari cittadini impegnati nell’associazionismo. “A distanza di otto anni dai fatti di Genova, contro ogni aspettativa, i movimenti non si sono né rafforzati né unificati, mentre i partiti hanno fallito”, ha spiegato Claudia Zuncheddu. “Io voglio essere il loro microfono nelle istituzioni, ma prima di tutto dobbiamo raggiungere l’unità di azione, anche grazie ad Internet, dove ormai si svolge quel dibattito che i partiti hanno rifiutato”. E ancora: “Siamo tornati ad un fascismo soft ma innegabile e, come movimenti, siamo chiamati alla mobilitazione”. I problemi e le iniziative presentati alla Consigliera per farsene portavoce sono stati diversi: dai limiti prefettizi imposti alle manifestazioni nel centro di Cagliari alla partecipazione strutturata dei cittadini nella vita civile, dalle indennità consiliari alle centrali e scorie nucleari, per finire con le basi militari e relative questioni (il monitoraggio ambientale nel Salto di Quirra, le nomine del Comitato misto paritetico, il recupero delle aree demilitarizzate e le possibilità di azione concreta per cittadini e istituzioni). Le proposte operative per l’immediato, invece, sono state essenzialmente tre: l’organizzazione di un coordinamento tra i movimenti, che preveda incontri successivi e un punto di riferimento sul web; il coinvolgimento di altri consiglieri regionali per una maggiore pressione sulle istituzioni; e l’eventuale collaborazione delle associazioni interessate alla realizzazione di un controvertice ad Olbia nei giorni del G8. Una speranza espressa da alcuni partecipanti all’Assemblea, inoltre, è stata quella di coinvolgere i movimenti del resto della Sardegna, per creare una rete in grado di gestire i problemi dell’Isola in maniera unitaria e coerente.
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