Quirra: il poligono della morte
Chiediamo la chiusura immediata dei poligoni militari secondo il “principio di precauzione” previsto anche dalle risoluzioni dell’ONU in caso di dubbi sulla salute dei cittadini.
Consiglio Regionale 10/03/2011
Mozione Zuncheddu e più
Sul grave fenomeno sanitario di neoplasie alle persone emerso dalle recenti ricerche con particolare interessamento delle popolazioni e delle persone occupate nell’allevamento degli animali nei territori di Quirra, in particolare nella zona perimetrale della base militare di Capo San Lorenzo.
La mozione nasce da una recente indagine condotta dai veterinari delle Asl di Lanusei e di Cagliari che occasionalmente riscontrano un’altissima incidenza di patologie tumorali fra gli allevatori che operano entro i 2,7 Km dalla base militare di Capo San Lorenzo a Quirra.
Nascono ennesime polemiche e si accusano i veterinari di creare “allarmismo”.
A spegnere le critiche sull’indagine dei veterinari è il prof. Cristaldi dell’Università La Sapienza, studioso dei danni ambientali legati alle esercitazioni belliche nei Poligoni anche in Sardegna, confermando i dati rilevati dai veterinari della ASL di Lanusei e Cagliari, dopo una verifica effettuata ovile per ovile. Cristaldi ha certificato la presenza di 10 allevatori malati di tumore sui 18 che lavorano entro un raggio di 2,7 Km dalla base e di agnelli nati con sei zampe, senza naso e bocca, sventrati per la mancata saldatura della “linea alba” (linea ombelico-pubica).
Per completare il quadro non è stato indicato il tipo di tumore. Ma non era di competenza dei veterinari.
Il prof. Cristaldi arriva a fornire un parere inquietante: «Avevo riscontrato le stesse malformazioni genetiche negli animali attorno a Garigliano, nella zona della centrale nucleare poi dismessa, qualche tempo dopo alcuni guasti agli impianti».
Inoltre a tutt’oggi mancano indagini serie sugli animali, visto che si ritiene necessario uno studio sul prelievo
midollare osseo da eseguirsi subito dopo la macellazione, per individuare il danno biologico e la predisposizione al tumore.
Il dramma di Quirra non è certo una novità!.
Il 60 % dei poligoni militari previsti per il territorio italiano, secondo note logiche dello Stato italiano sono stati concentrati in Sardegna. Perdasdefogu, Teulada, Quirra. Quest’ultimo è il poligono più vasto a livello europeo: 12.000 ettari di terreno con il suo mare, che risulta più asto dell’intera isola, è una discarica di ordigni, rottami e di veleni stratificati da 50 anni.
Territori espropriati ai sardi dallo Stato italiano e affittati ad altri Stati e a Industrie belliche per 50.000 € all’ora per sperimentare armi e collaudare missili con materiali altamente tossici.
Le guerre simulate sono esercitazioni militari in cui si sperimentano armi da usare in missioni di guerra. E’ noto e non da oggi, che l’inquinamento causato dai test producono tumori, leucemie, malformazioni, danni alla tiroide e al pancreas, interruzioni spontanee di gravidanza e spesso terapeutiche.
Per il segreto militare, le popolazioni subiscono passivamente l’aggressione coloniale affaristico-militare senza che le istituzioni reagiscano. Le attività pericolose sono sicuramente molteplici.
L’uranio impoverito (U238) è una scoria radioattiva per la quale si è trovato un sistema economico e agghiacciante per riciclarlo: utilizzarlo negli ordigni bellici. E’ responsabile di malattie al sistema emolinfatico e tumori. Ad alta combustione l’uranio impoverito produce nano particelle 1200 volte più sottili di un capello, quindi si disperdono nell’ambiente e per inalazione passano nel circolo sanguigno e possono raggiungere il DNA di ogni cellula e determinare tumori.
Ma la ricerca delle nano particelle aveva più senso negli anni 90. Oggi si testano altri elementi pericolosi di cui nessuno parla, come ad esempio i “propellenti solidi”: quali sono, in che quantità vengono testati e dove. A quali temperature sono avvenute le combustioni, quali erano i venti al momento della sperimentazione etc. etc. Per non parlare dell’inquinamento elettromagnetico.
In Senato sono state presentate due mozioni (PdL e PD). Sull’accordo bipartisan personalmente ho seri dubbi. Il segretario alla difesa Giuseppe Cossiga promette di bloccare le“sospensione delle attività missilistiche a terra e a mare tra Perdasdefogu e Quirra…” se si accerterà che le guerre simulate hanno prodotto danni a soldati e civili”.
Continuano a proporre indagini epidemiologiche inutili, come se 20 anni di anomalie genetiche con malformazioni su animali e bambini e 20 anni di tumori e soprattutto linfomi sugli uomini non fossero sufficienti a giustificare il nesso causa-effetto.
Lo stesso Cossiga e il nostro assessore Liori pare che abbiano dichiarato che “non ci sono tracce di uranio impoverito nel poligono militare”.
Così come una parte del PD si oppone alla chiusura del Poligono; mentre il generale Fabio Molteni attribuirebbe la causa delle patologie genetiche alle pratica dell’incesto fra i sardi.
Tutto ciò nonostante lo Stato Italiano con la Legge 224 del 2007 abbia stanziato 30 milioni di € per i risarcimenti riconoscendo quindi il nesso.
Il secondo è che sono state presentate alla Direzione Generale del Ministero 439 domande di risarcimento
in tutt’Italia. 68 casi sono sardi. Cioè il 15% riguarda patologie contratte a Quirra. La percentuale è spaventosa se si pensa che è una zona fra le più spopolate della Sardegna.
Pastori e abitanti che vivono nel Salto sono solo poche centinaia.
Ci troviamo di fronte a dati ufficiali inquietanti e sono il riscontro oggettivo della gravità dell’inquinamento ambientale in prossimità del Poligono di Quirra.
Si tratta del 15% su
439 domande pervenute da tutt’Italia
340 personale militare
237 militari fuori dai confini italiani
103 per patologie contratte nelle attività delle basi
31 civili
34 soldati morti
La proposta di ulteriori accertamenti epidemiologici, è l’ennesimo inganno utile solo a prendere tempo. La Regione Sarda deve imporre la chiusura immediata dei Poligoni militari secondo il “Principio di Precauzione” previsto anche dalle risoluzioni dell’ONU in caso di dubbi sulla salute dei cittadini.
La Bonifica che lo Stato italiano deve garantire, la rinaturalizzazione del territorio sottratto e militarizzato, la restituzione ai sardi e l’autogestione del bene riconvertito in centro di pace, di studi sull’ambiente, di iniziative di protezione civile per tutto il Mediterraneo etc. etc. e’ una proposta credibile di prospettivache partendo dallo smantellamento e dalle opere di bonifica, si può dare avvio al progetto di autogestione di queste grandi risorse ambientali, quindi di autodeterminazione per la Sardegna e di reale Sovranità nazionale.
Denunce dei Medici di Base
1981 – 83 a Escalaplano 2600 abitanti, una pediatra riscontrò malformazioni su neonati mai visti in grossi ospedali della città. 11 bambini nacquero con gravi deformità, altri non erano censiti.
In quegli anni nascevano maiali senza occhi e senza orecchie;
un capretto particolarmente mostruoso fu spedito all’Univ. Di Sassari. A Escalaplano si pensava a Chernobyl.
Nel 1988 si verificarono esplosioni importanti
30% pastori affetto da leucemie
2002 su 150 persone (vivevano e lavoravano nel perimetro del poligono)
– 14 Tumori emolinf. (vivevano e lavoravano nel perimetro del poligono)
– 8 Malformazioni neonatali gravissime su 21 neonati
Indagini epidemiologiche ASL e Carabinieri:
responsabile arsenico naturale NO solo tumori solido vescica e fegato
2004 Istituto Sup. di Sanità
Indag. Epid. su Escalaplano e Villaputzu ma esclude Quirra.
2005 ldott.ssa Gatti isolò nano particelle di metalli pesanti prodotte dalla combustione o impatto missili nelle acque, nei tessuti di animali nati malformati.
2006 Nuova indagine e epidemiologica. La RAS allarga a numerosi comune diluendo l’incidenza delle patologie. Si fece una inutile media tra incidenza in zone a basso e ad altissimo rischio.
2007-2008 L’inquinamento da nano particelle non riguardava solo i militari ma contadini, pastori, civili, animali, vegetazione.
Febbraio 2011 aziende incaricate dalla Nato per controllare il poligono di Perdasdefogu e Quirra sono arrivate alla conclusione secondo cui a Quirra non c’è nessuna traccia di radioattività, né di nano particelle” (difficili da individuare), ne di altro….
3 febbraio 2011
La Squadra Mobile di Nuoro e la Forestale hanno trovato una discarica a cielo aperto di rifiuti speciali in sedi abitate da pastori perché i poligoni sono aperti. Trovate armi sottoterre e in parte disseppellite dalle recenti piogge: residui di radio bersagli, missili testati negli anni 60 e 70 da forze armate tedesche (verosimilmente radioattive).
Pescatori trovano ordini e numerosi residui delle esercitazioni missilistiche nel tratto di mare davanti a Capo S. Lorenzo. Tutto messo sotto sequestro dalla Procura di Lanusei
27 febbraio 2011
Il Procuratore di Lanusei Domenico Fiordalisi apre un’inchiesta a seguito dell’indagine condotta dai veterinari della ASL di Lanusei e di Cagliari dalla quale emergevano dati allarmanti sulla salute del personale impegnato nella conduzione degli animali negli allevamenti entro un raggio di 2,7 km dalla Base Militare di Capo S. Lorenzo.
Le ispezioni in due magazzini della base militare a terra e nel distaccamento a mare di Capo S. Lorenzo hanno portato al sequestro di 5 cassette metalliche con livello di radioattività superiore alla norma, depositate in luoghi dove in tanti potevano accedere.
Due militari affetti da M. di Hodgkin avevano segnalato lo stoccaggio di materiale sospetto. Raccontando di altri militari ammalati.
Hanno riferito di test come accensione di razzi sperimentali, brillamento di materiale esplosivo, prove di resistenza degli oleodotti da montare in zone di guerra come il Medio Oriente. Tutti test che implicavano liberazione di nano particelle cancerogene.
4 Marzo 2011
Il contenuto delle casse esiti coperti dal segreto istruttorio: armi? o pezzi di radar? Due magazzinieri si ammalano di linfoma e riferiscono che diversi colleghi si sarebbero a loro volta ammalati.
Intanto è stato rinvenuto Uranio 238 altamente radioattivo (con radioattività 5 volte superiore alla media).
L’uranio naturale il 238 è stato usato per la bomba di Hiroshima.
L’uranio impoverito se usato per costruire proiettili è pericoloso perché è un potentissimo veleno che al contatto con il bersaglio si sbriciola e si diffonde nell’ambiente dov’è difficilissimo da rilevare.
Il 238 in che % era presente nelle casse? Se è puro sicuramente si tratta di Uranio impoverito privato dell’Uranio 235 che serve per il nucleare civile e militare.
Delle 15 casse esaminate 1 risulta blindata da blocco di cemento.
A tutt’oggi si attende una relazione tecnica spettrometrica.
RIBADIAMO
Che la proposta di ulteriori accertamenti epidemiologici, è l’ennesimo inganno, serve solo a prendere tempo. La Regione Autonoma della Sardegna deve imporre la chiusura immediata dei Poligoni militari, secondo il “Principio di Precauzione”, previsto anche dalle risoluzioni dell’ONU in caso di dubbi sulla salute dei cittadini e le opere di bonifica.
Claudia Zuncheddu
Dalla mozione nasce un odg delle opposizioni. Seppur “molto mediato” visto che il CS non è totalmente a favore della chiusura, l’odg è votato in aula con 22 voti a favore e 22 contro.
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