Powercrop, Zuncheddu: «Troppe anomalie progettuali, Sindaco valuti il blocco del cantiere»
ASSEMINI. Claudia Zuncheddu scrive al sindaco: «Bloccate quella centrale».
Raffica di proteste per l’impianto a biomasse. Mentre Capoterra si prepara a discutere in aula, giovedì alle 19, il progetto della mega centrale delle biomasse in costruzione a Macchiareddu, in territorio di Assemini ma vicinissima al confine con la cittadina costiera, il comune ospitante deve già confrontarsi con la protesta.
LA RICHIESTA «Troppe anomalie tecniche sul progetto». Così la consigliera regionale Claudia Zuncheddu ha chiesto ieri, con una lettera al sindaco di Assemini Mario Puddu, di bloccarne i lavori. «Il 2 ottobre abbiamo eseguito un accesso agli atti all’assessorato regionale dell’Industria», sottolinea la rappresentante regionale di Sardigna Libera, «e dai documenti abbiamo rilevato numerose anomalie». Ben sei sono quelli ora sottoposti all’attenzione oltre che del sindaco di Assemini, anche dell’assessore alle Politiche territoriali Gianluca Mandas che già nelle scorse settimane si era pronunciato negativamente sull’utilità del progetto avviato. «Nei primi quattro punti da noi rilevati», scrive Zuncheddu, «si evidenziano carenze nel modo di rappresentare le quote di progetto». Potrebbero apparire minuzie ma essere sufficienti per far bloccare i lavori. «Vi è anche un problema di ingresso e fuoriuscita dei liquidi dell’impianto in caso di guasti o forti piogge», continua Zuncheddu, «e per questo vi sarebbe l’obbligo di verifica sul corretto dimensionamento delle griglie di captazione e convogliamento delle acque». Per l’esponente di Sardigna Libera, il sindaco di Assemini dovrebbe «attivare idonee procedure di verifica tecnica e nel caso si rilevasse la non rispondenza ai canoni di legge, dovrebbe sospendere i lavori».
I PARERI Del progetto della centrale elettrica alimentata a biomasse (residui lignocellulosi e a olio vegetale) si parla dunque a Capoterra e Assemini dove la Giunta guidata dal sindaco Mario Puddu ha già manifestato la sua contrarietà. «Si tratta di un progetto della potenza di 50 Mwe», ricorda l’assessore Gianluca Mandas, «che si regge economicamente per un limitato periodo di anni (sei) grazie agli incentivi riconosciuti dallo Stato. In questi anni può condizionare il tessuto produttivo agricolo locale mentre nel futuro prossimo potrebbe lasciarci un residuato industriale difficile da gestire». Copia della lettera della consigliera regionale Claudia Zuncheddu è stata inviata anche ai sindaci dei Comuni limitrofi di Capoterra, Cagliari, Elmas, Uta e Decimomannu «così da attivare un’azione congiunta volta a bloccare l’ennesimo progetto di speculazione energetica totalmente incompatibile col benessere collettivo dei sardi».
L’ASSEMBLEA Giovedì a Capoterra il Consiglio dovrà esprimere la propria opinione sulla futura presenza della centrale a biomasse, e quali azioni intende intraprendere per tutelare il proprio territorio e i propri cittadini. (Gian Luigi Pala, Ivan Murgana)
L’Unione Sarda – 05/11/2013
Zuncheddu: il sindaco blocchi la centrale a biomasse
«Se le risultanze delle nostre analisi sul progetto dovessero trovare conferma e avvallo da parte dei tecnici comunali, al sindaco di Assemini non resterebbe altro che bloccare i lavori e far sigillare il cantiere». Lo ha evidenziato la consigliera regionale di SardignaLibera, Claudia Zuncheddu, in merito al progetto di realizzazione di una centrale a biomasse nell’area industriale di Macchiareddu. Una struttura che ha già innescato dissensi e perplessità nell’emiciclo di piazza Repubblica con un’interrogazione urgente di Sinistra ecologia e libertà. Troppi i dubbi sugli effetti prodotti sull’ambiente dall’impianto che dovrebbe sorgere nella piana artigianale dell’area vasta. Così la maglia rosa della galassia indipendentista ha colpito duro: «Capoterra, Assemini, Uta e i loro cittadini – ha continuato Zuncheddu – hanno già dato tanto in termini di esposizione a miasmi e veleni industriali, eppure da qualche mese la situazione si è fatta ancora più critica. I dati di inquinamento ambientale della zona sono sconcertanti: il territorio è stritolato a ovest dalle ciminiere Saras, a est dall’inceneritore del Tecnocasic, a nord dal nascente “eco-mostro” di Macchiareddu». L’area individuata è ad un tiro di schioppo dal compendio di Monte Arcosu, dalla laguna di Santa Gilla e dalle zone di interesse comunitario per la valenza ambientale. Il grido d’allarme è stato lanciato anche da Fortza Paris: «E’ necessario chiarire – ha concluso Massimo Carboni – gli effetti del polo energetico, con studi dal punto di vista scientifico per i pericoli che potrebbero derivare per la salute dei cittadini». (l.p.)
La Nuova Sardegna – 6/11/2013
SARDEGNA: ZUNCHEDDU (SL), TROPPE ANOMALIE SU BIOMASSE AD ASSEMINI
Cagliari, 4 nov – «Se le risultanze delle nostre analisi sul progetto dovessero trovare conferma e avvallo da parte dei tecnici comunali, al Sindaco di Assemini non resterebbe altro che bloccare i lavori e far sigillare il cantiere». Lo ha affermato la consigliera regionale di SardignaLibera, Claudia Zuncheddu, in merito al progetto di realizzazione di una centrale a biomasse nell’area industriale di Macchiareddu.
«Capoterra e i suoi cittadini hanno già dato tanto in termini di esposizione a miasmi e veleni industriali, eppure da qualche mese la situazione si è fatta ancora più critica. I dati di inquinamento ambientale della zona sono sconcertanti: il territorio è stritolato a ovest dalle ciminiere Saras, a est dall’inceneritore del Tecnocasic, a nord dal nascente “eco-mostro” di Macchiareddu». «Questa mattina – continua Zuncheddu – ho provveduto ad inviare una dettagliata lettera al Sindaco di Assemini, elencando le varie anomalie riscontrate e le palesi contraddizioni del progetto esecutivo della Powercrop Srl con quanto sancito dal Regolamento Edilizio Comunale».
«Nello specifico – spiega Zuncheddu – partendo dall’analisi degli articoli 30, 32, 37, 47 del Regolamento Edilizio Comunale è facile desumere come alcuni locali previsti nel Progetto Esecutivo depositato dalla Powercrop non rispettino quanto prescritto dall’art. 66 del medesimo Regolamento che prevede una quota minima di progetto a +30cm rispetto al livello zero di riferimento. I blocchi progettuali n° 1 e n° 14 sono invece posti a +25cm da terra».
«Poiché le quote vengono pensate per garantire la salubrità degli edifici, il rispetto di tale condizione potrebbe richiamare l’interessamento della ASL di competenza. Di tali perplessità – conclude Zuncheddu – ho messo a conoscenza anche i Sindaci dei limitrofi Comuni di Capoterra, Cagliari, Elmas, Uta e Decimomannu, affinché si possa arrivare ad un’azione congiunta volta a bloccare l’ennesimo progetto di speculazione energetica totalmente incompatibile col benessere collettivo dei sardi».
Fonte: AgenParl – Agenzia stampa parlamentare
RASSEGNA STAMPA
Powercrop, Zuncheddu: «Troppe anomalie progettuali, sindaco valuti il blocco del cantiere»
Arrèxini.info – 04/11/2013
Powercrop, Claudia Zuncheddu: “Eco-mostro incompatibile col territorio”
SardiniaPost – 04/11/2013
Centrale biomasse a Capoterra e Assemini: “Stop e sigilli al cantiere”
Casteddu Online – 04/11/2013
Biomasse, Zuncheddu: “Anomalie progettuali, il Sindaco valuti se sigillare il cantiere”
HinterlandCagliari.it – 04/11/2013
Centrale a biomasse a Macchiareddu. Zuncheddu: “Anomalie nel progetto”
SardegnaOggi.it – 05/11/2013
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