Per dovere di Cronaca
A proposito della mia intervista su L’Unione Sarda del 22 marzo 2010
Concetti espressi
L’assemblea di insediamento del Primo Comitato Nazionale Federale Rossomori del 20 marzo è stato un momento di confronto proficuo fra le diverse esperienze territoriali. L’Assemblea ha ribadito che non ci possono essere alleanze dei Rossomori con forze politiche che a livello nazionale collaborano con forze del centro destra.
Riteniamo che il governo di Cappellacci sia una diretta emanazione del governo italiano di Berlusconi. Mai nella storia il Governo della Sardegna è stato così privo di autonomia politica rispetto ai poteri romani e ai potentati economici che hanno perpetuato il dominio coloniale in Sardegna.
I problemi del fallimento del modello di sviluppo industriale e la grave disoccupazione che ha generato non sono state minimamente affrontate da questa compagine che guida il governo della Regione Autonoma Sarda, e ancor meno sono state mantenute le promesse elettorali di Berlusconi che ha barattato il Governo dei Sardi in cambio di 100.000 posti di lavoro “subito” per la Sardegna.
La resistenza degli operai di Porto Torres asserragliati nell’ex carcere dell’Asinara ne è drammatica testimonianza. Così come il dramma dei nostri pastori e dei nostri agricoltori che lottano per salvare le proprie aziende e per la difesa delle campagne e delle loro economie.
Un bicchiere di acqua minerale al bar costa più di un litro di latte pagato al pastore dagli industriali del settore.
Di fronte anche a queste responsabilità noi Rossomori siamo per la chiarezza e ribadiamo la coerenza dei programmi e degli schieramenti. Non si può essere in Consiglio Regionale “ascari” e “truppe cammellate” del centro-destra (riferito a UDC, MpA e Psd’Az) e a Sassari in Piazza Italia a governare con il centro-sinistra.
Siamo fermi sulla “scelta di campo” con i sardi liberi che lottano per la propria emancipazione e per i propri bisogni materiali.
Sapremo in tutte le situazioni territoriali scegliere con coerenza. Di certo non siamo i “reggicoda” di nessuno all’interno del centro-sinistra e ancor meno degli “ascari” del centro-destra.
Il problema del PD sulla sua corsa per la presidenza della Provincia di Cagliari, non riguarda Rossomori, ma è esclusivamente interno al PD”.
Sul codice etico, per noi Rossomori, ribadisco quanto sostenuto nella mia relazione del 20 Marzo a Ghilarza: “…dobbiamo affrontare i temi relativi all’’etica della politica’, della trasparenza delle scelte di ogni ordine e grado, della rottura dei privilegi personali a favore del ‘bene comune’…
Sulla ‘questione morale’, oggi più che mai, siamo chiamati ad esprimerci in termini chiari, anche alla luce dei rapporti di confronto politico con le forze progressiste, in previsione delle imminenti elezioni comunali e provinciali nel nostro territorio”.
… Sul nostro rigore morale non ci deve essere neppure l’ombra del dubbio. Dobbiamo essere di buon esempio.
Claudia Zuncheddu
Presidente Rossomori
Commenti