OdG su Sovranità e Indipendenza (dal dibattito in Aula del 2010)
Seppure in ritardo, per dovere di trasparenza si pubblica l’atto politico involontariamente sfuggito e comunque più che mai di attualità in tempi di forte dipendenza.
Consiglio Regionale della Sardegna
XIV Legislatura
Ordine del giorno Zuncheddu – Uras – Salis – Sechi – Zedda M. – Sabattini – Mariani – Cocco a seguito del dibattito sulle Mozioni n° 6 – 20 – 27 – 46 – 80 – 81 – 82 – 85 87 – 88 sulla riscrittura dello Statuto Sardo e l’apertura con lo Stato italiano del processo di Sovranità e Indipendenza
RITIENE che il processo di riscrittura della Statuto Sardo debba ribadire i valori e i principi di Autodeterminazione, di Indipendenza e di Autogoverno Nazionale del popolo sardo e della sua aspirazione ad essere nel Mediterraneo centro di pace, benessere ed equità sociale;
– Che tale processo storico di riscrittura e di Autodeterminazione non possa essere prerogativa esclusiva del Consiglio Regionale o di sue commissioni, nel rispetto della Sovranità Popolare e dell’Identità nazionale del suo popolo;
– Che sia diritto inalienabile del popolo sardo la partecipazione popolare al nuovo processo assembleare costituente, attraverso un dibattito politico-culturale ed economico che veda la partecipazione democratica delle comunità sarde alla riscrittura e all’approvazione dello Statuto anche attraverso Referendum popolari e con l’Assemblea Costituente, da definire in tempi e modi certi.
IMPEGNA il Consiglio Regionale della Sardegna e i suoi organi di governo, come volontà oggi manifesta di affermazione della propria Sovranità, a un confronto serrato con lo Stato Italiano per ribadire nell’attuale emergenza, il diritto del popolo sardo:
– alla Sovranità sul proprio territorio e alla smilitarizzazione di quelle aree gravate da servitù militari;
– a imporre che la Sardegna, sia una volta per tutte, da ritenersi territorio denuclearizzato;
– alle bonifiche dei siti gravati da servitù militari e industriali;
– alla restituzione dei Fondi dovuti ai sardi derivanti dalle Entrate Fiscali, dai Fondi FAS e comunitari sottratti illegittimamente dallo Stato italiano ;
– alla difesa e al rilancio delle economie tradizionali, agropastorali, artigianali, ittiche etc. con interventi urgenti adeguati alla drammaticità della crisi in corso;– al ripristino del Diritto allo Studio per i giovani sardi e del Diritto al mantenimento dei posti di lavoro per insegnanti e personale scolastico, diritti negati dalle recenti misure del ministro Gelmini;
– al ripristino nel proprio territorio sardo dei servizi connessi al Diritto alla Salute con la conservazione e potenziamento dei centri di eccellenza già in funzione;
– alla creazione di una flotta marittima propria, pubblico-privata, per garantire il diritto alla continuità territoriale di persone e merci come momento fondamentale di sviluppo economico e sociale;
IMPEGNA se stesso e la Giunta a mettere in atto tutte le iniziative sopraelencate come difesa imprescindibile dei diritti dei sardi al proprio Autogoverno e al proprio benessere e come rottura democratica, pacifica e condivisa dal popolo del “processo di dipendenza” dallo Stato italiano e con l’apertura di una nuova stagione di Sovranità, Autodeterminazione e Indipendenza.
Cagliari, 05/10/2010
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