Norme e tutela dellle minoranze linguistiche
Consiglio Comunale di Cagliari
Ordine del Giorno
Per l’applicazione nel Comune di Cagliari della Legge 15 dicembre 1999 n. 482
“Norme a tutela delle minoranze linguistiche e storiche”
Premesso che:
la Legge Regionale 15/10/1997, n. 26 “Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna” ha riconosciuto la pari dignità della lingua sarda e della lingua italiana in quanto il c.1 dell’art. 2 di tale legge recita che la Regione “…assume come beni fondamentali da valorizzare la lingua sarda – riconoscendole pari dignità rispetto…
…[div align=”justify”]alla lingua italiana… ”;
I diritti linguistici delle minoranze venivano, a suo tempo, elusi etichettando come dialetti, anziché come lingue, tutti gli idiomi minoritari che non godevano della tutela di uno stato confinante dell’Italia (in pratica, tutte le lingue minoritarie meno il francese, il tedesco e lo sloveno, la cui tutela è stata garantita da trattati internazionali);
L’uso spregiudicato delle arbitrarie definizioni di lingua e dialetto è altresì servito ad aggirare l’articolo della Costituzione che prevede la tutela delle minoranze linguistiche.
La lingua sarda, composta da due macrovarianti, il Campidanese e ilLogudorese, in possesso ognuna di esse di una koiné sovradialettaleaccettata dai sardi e ricchissima di opere letterarie e di strumenti per il loro studio (come dizionari, grammatiche, sussidiari) e per le quali (macrovarianti) si va proponendo, in tempi recenti, una standardizzazione e normalizzazione ortografica, fonetica, morfologica e lessicale, è stata riconosciuta come lingua autonoma, in primo luogo in virtù delle sue caratteristiche tipologiche che la staccano nettamente dalla compagine dei dialetti italiani, fin dal 1874/9(grazie a Schuchart) e poi, in tempi più recenti dai più grandi specialisti nel campo della Romanticistica. Inoltre, è riconosciuta fin dal 1981 (Rapporto 4745 del Consiglio d’Europa) fra le lingue minoritarie europee; che è inoltre censito da parte dell’”Unisco Red Book on Endangered Languages” tra le lingue meritevoli di tutela;
Preso atto che:
l’atteggiamento verso le minoranze etnico linguistiche sta cambiando lentamente ma radicalmente anche in Italia; infatti con la L. 15 dicembre 1999 n. 482 “Norme a tutela delle minoranze linguistiche e storiche”, lo Stato, pur discriminando ancora altre lingue regionali, arbitrariamente escluse dal provvedimento, ha per la prima volta riconosciuto l’esistenza della lingua sarda, compiendo così un passo di straordinaria importanza per il raggiungimento delle pari opportunità linguistiche e, quindi, per la fine della discriminazione linguistica che fin dagli anni Venti ha colpito chi parlava sardo.
La stessa 482 prevede l’introduzione del bilinguismo nelle istituzioni e nel sistema educativo.
Visto
L’art. 6 della Costituzione Italiana, la L. 15 dicembre 1999 n. 482 “Norme a tutela delle minoranze linguistiche e storiche”,
Il Consiglio Comunale di Cagliari
Nel riconoscere che
– la stragrande maggioranza della popolazione del Comune di Cagliari si considera per motivi etnici, linguistici, culturali e storici appartenente alla popolazione parlante sardo, così come contemplata nell’art. 2 della L. 15 dicembre 1999 n. 482 “Norme a tutela delle minoranze linguistiche e storiche”
in forza dell’art. 3 di detta legge,
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta Municipale di Cagliari a voler adottare e fornire con sollecitudine i provvedimenti necessari alla Provincia di Cagliari, per quanto attiene la lingua e la cultura della popolazione sardo parlante, tali da consentire che il Consiglio Provinciale di Cagliari dichiari l’intero territorio delComune di Cagliari ambito di applicazione della L. 15 dicembre 1999 n. 482“Norme a tutela delle minoranze linguistiche e storiche”.
Cagliari, 20/03/2007
Claudia Zuncheddu
Consigliera Psd’Az
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