MENTI ASSASSINE INSANGUINANO LO YEMEN E LE NOSTRE COSCIENZE
In Sardegna, un popolo ricattato dalla fame produce bombe contro un altro popolo. Come in un film di horror: “Per non morire di fame – far morire di guerra”. E’ una deriva antropologica.
La lista degli assassini oltre l’Arabia Saudita, passa dalla Germania della Merkel cinica e ipocrita, al governo italiano guerrafondaio con Gentiloni che garantisce la regolarità del commercio di armamenti e la ministra della Difesa Pinotti che assicura di operare nel rispetto della legge, così come per la Farnesina tutto è impeccabile, al governo della Regione Autonoma della Sardegna, sempre più staccato dalla realtà, succube, subdolo e complice con il suo silenzio.
Le lotte inascoltate per la pace e contro la produzione di bombe nella nostra Terra oggi vengono denunciate e svelate al mondo dal New York Times.
A Domusnovas la tedesca RWM produce le bombe, il Ministero degli Interni italiano organizza la spedizione, il Ministero degli Esteri pubblica il rapporto con le licenze di esportazione di armi, compresa quella della RWM.
Le vittime in Yemen sono circa 10.000, ma per il governo dell’ ”Italietta” tutto è avvenuto nel rispetto delle regole. Il Consiglio Europeo, come organizzazione internazionale autonoma, deputata a tutelare i diritti umani e la democrazia, su questo tema, entra in rotta di collisione con il Parlamento Europeo… ma vince l’interesse per la crescita dell’industria bellica.
La classe politica sarda, priva di ogni capacità di assolvere al proprio ruolo, di interpretare il mondo con la sua umanità, i suoi diritti ed i suoi valori, continua indisturbata a garantirsi l’eternità al potere con il suo silenzio-assenso. Intanto, fuori dalla loro torre d’avorio, la Sardegna è sotto i riflettori della stampa mondiale ma per le atrocità ed il genocidio in Yemen.
Che fare? Di certo il popolo sardo può fare a meno dell’”opportunismo e dell’ozio” dei suoi politici, ignavi e succubi anche in questa occasione, sempre più interessati alle danze della campagna elettorale per le Politiche imminenti e per le future scadenze Regionali ed Europee.
Già assistiamo alle metamorfosi e ai riciclaggi, ai camouflages con nuove sigle da parte dei soliti noti… preoccupati a non ritrovarsi disoccupati di lusso.
Una classe politica sarda meno asservita, più libera e indipendente, non avrebbe permesso questo spettacolo indegno, e a partire dalle scelte locali, non avrebbe permesso tanta morte e distruzione né in Yemen né in altre parti del mondo.
Claudia Zuncheddu SardignaLibera
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