L’ONU e la giornata delle disabilità. Dalla Sardegna la denuncia sulle disabilità nascoste.
Ci sono malattie gravi di cui si omette l’esistenza. Sono quelle correlate all’inquinamento ambientale. Eppure l’Elettrosensibilità, la Sensibilità Chimica Multipla, la Fibromialgia e l’Encefalomielite Mialgica sono patologie invalidanti che colpiscono un numero sempre più elevato di persone con l’accrescere dell’inquinamento ambientale chimico ed elettromagnetico.
L’incidenza in Sardegna è elevata tanto che in Consiglio Regionale, proposte di Legge e di dibattito su questi temi esistono, ma da anni sono cadute nell’oblio. I malati sono costretti a vivere isolati e lontani dalle fonti inquinanti. Mentre cresce la casistica, si riducono sempre più gli spazi compatibili dove poter sopravvivere. Il problema è sanitario e sociale, ma nonostante la gravità, i malati sono ignorati e privati di tutela sanitaria e giuridica.
La
Questione è Politica. Si tratta di malattie correlate con le attività inquinanti industriali e militari promosse da politiche economiche che privilegiano il profitto di pochi alla salute di tanti.
L’inquinamento dei nostri habitat è tale da necessitare di interventi di bonifica e di sistemi schermanti dai campi elettromagnetici, ma al di là dei costi esorbitanti per lo scempio ambientale, nei sistemi neoliberisti, chi ha in mano il potere decisionale sulla vita e sulla salute, cerca nel disconoscimento di queste malattie la soluzione del problema. Ma così non è.
Finché la Politica continuerà a barattare la Salute con il Profitto, non ci sarà futuro per nessuno a partire dagli elettrosensibili, da chi soffre di Sensibilità Chimica Multipla, di Fibromialgia, di Encefalomielite mialgica, per non parlare del dramma delle patologie più note e dell’elevata mortalità a cui ci siamo assuefatti.
A proposito dell’inquinamento elettromagnetico, oggi la scelta più irresponsabile per la salute è la sperimentazione tecnologica 5G. Un’innovazione di cui poco si conosce e che potrebbe stravolgere i diritti inalienabili, condizionare la nostra esistenza senza possibilità di fuga, cambiare i ritmi e la qualità della nostra vita, senza essere stati neppure consultati.
Un’operazione per la quale è legittimo ribadire che in primis, è dovere dei governi locali sollecitare il rispetto del Principio di Precauzione, in attesa di certezze scientifiche.
La pandemia Sars-Covi2 in corso, se è vero che oggi devia l’attenzione dai grandi temi come quello del 5G, è anche vero che è la cartina di tornasole su quanto le regioni a forte inquinamento ambientale siano state colpite in maggior misura.
Claudia Zuncheddu – Medico Isde – portavoce della Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica e Alleanza Stop 5G – Sardegna
Articolo pubblicato a pg 61 dell’Unione Sarda del 6-12-2020
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