L’MNLA libera parte dei territori Tuareg dalla violenza e dai soprusi dei terroristi jadisti
Messaggio di felicitazioni ai Tuareg del MNLA (Movimento Nazionale per la Liberazione dell’Azawad, territorio storicamente abitato dai Tuareg e da altre etnie nomadi nel nord del Mali) che oggi, lunedì 28, hanno riconquistato militarmente parte dei loro territori e alcune città storiche del Popolo Tuareg: Kidal, In Khalil, Lerè, Tessalit, Tessit, Tinza. Queste zone erano state occupate nei mesi scorsi dai fondamentalisti jadisti e narcoterroristi che con la forza e la violenza terrorizzava e vessavano le popolazioni locali privandole della propria libertà con l’alibi di voler imporre una religione islamica salafita, estranea alle tradizioni, alla cultura e alla storia di questi Popoli. Con quest’azione militare l’MNLA non vuole contrapporsi all’azione militare della Francia, con cui da tempo cerca un accordo per sconfiggere i fondamentalisti, ma mira a garantire solamente la sicurezza delle popolazioni locali, tuareg, arabe, songhai etc. dalle ritorsioni del terrorismo jarista e dalla pulizia etnica che l’armata maliana, come già successo, intenderebbe portare avanti nelle zone dell’Azawad.
Auspichiamo che fra l’MNLA, la Francia, il governo del Mali e le altre nazioni africane oggi presenti militarmente a Bamako, si arrivi ad una intesa per sconfiggere una volta per tutte il terrorismo jarista, finanziato da alcuni emirati del golfo arabico, dai narcotrafficanti internazionali e non solo.
Auspichiamo che nel rispetto dell’autodeterminazione del Popolo dell’Azawad, della libera e pacifica convivenza delle diverse etnie, delle culture e delle religioni la Comunità internazionale, l’Europa e l’ONU riconoscano e garantiscano il rispetto dei diritti di queste popolazioni evitando ulteriori spargimenti di sangue, violenze sulle popolazioni con stragi, distruzioni e pulizia etnica, già tristemente praticata in alcune parti dell’Africa e in Europa (nell’ex-Jugoslavia).
Auspichiamo che la pace e i diritti dei Popoli prevalgano sugli interessi economici delle multinazionali e sugli egoismi degli Stati nati dalla decolonizzazione degli anni 60 spesso in contrasto con la storia, la cultura e gli interessi di questi Popoli ancora una volta vittime del potere neocoloniale.
Claudia Zuncheddu
Segretario del Movimento Sardigna Libera
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