L’imbarazzante spettacolo del Consiglio Regionale della Sardegna
La Presidente Lombardo e Dirigente del Pdl si preoccupi di più della maggioranza di C-D
La stampa confusa confonde
Non di tutta l’erba un fascio!!
Fai nudda o fai dannus cantu costada
“Costi della politica” e “Assenteismo”.
Sul taglio dei costi della politica… Non è mai troppo tardi
Nel corso dell’ultima riunione di Consiglio Regionale e dell’Ufficio di Presidenza prima della pausa natalizia, è stato posto da parte mia, come problema prioritario, la necessità di avviare un “processo di moralizzazione del sistema politico del Consiglio Regionale” con l’abbattimento dei costi della politica a partire dagli stipendi dei consiglieri, degli assessori, dei funzionari, alle “costosissime parcelle” per le consulenze interne ed esterne, sino agli sprechi all’interno di tutto il sistema.
In un momento di grande crisi occupazionale e di forte impoverimento, i sardi non possono e non devono più supportare gli elevati costi della politica, per cui il Consiglio Regionale deve dare un segnale reale, tangibile e forte di buon senso e di solidarietà sociale con il popolo sardo.
Per questa situazione sollevata e sollecitata dalla sottoscritta e a detta della stampa, la proposta pare che in parte la Presidente Claudia Lombardo l’abbia fatta propria, non può che lusingarmi.
Claudia Zuncheddu
Consigliera regionale Rossomori
Assenteismo e cattiva informazione
L’Unione Sarda del 22/01/2010
“Consiglio Regionale chiuso per assenteismo”
In aula 11 onorevoli su 80: il presidente Lombardo annulla la seduta
L’assemblea convocata per le 10.00 viene chiusa alle ore 10,25 per mancanza del numero legale.
L’Unione Sarda, nell’articolo firmato da Enrico Pilia cita i nomi di 10 consiglieri presenti: 9 del centro destra e 1 dell’opposizione. Notizia né veritiera né fondata.
Alle 10.00 eravamo solo in 6 e bontà sua, il mio nome non risulta fra i presenti nonostante la firma sul registro delle presenze, la testimonianza dei commessi, di qualche funzionario dell’Ufficio di Presidenza. La stessa Presidente Lombardo mi ha telefonato declinando ogni responsabilità sulla lista di nomi che mi vedeva ingiustamente esclusa. Non intendo comunque farne una questione personale.
La stampa sarda fa silenzio sugli eventi alla riapertura dei lavori. Alle 16,30 quando i consiglieri dell’opposizione erano presenti in Aula in massa mentre i banchi del centro destra continuavano ad essere deserti.
Chiesto varie volte da noi il numero legale, la seduta veniva ancora rinviata in attesa che i consiglieri del CD arrivassero.
L’assenteismo in Consiglio Regionale (e nella Commissione all’Agricoltura di cui sono componente) da parte dei consiglieri del CD è a dir poco “normale”. Sono loro che governano e che devono garantire il numero legale, mentre per noi “fare opposizione” significa anche scegliere di astenerci dal votare.
La nostra presenza non deve garantire sempre il passaggio delle loro leggi, fra l’altro da noi non condivise.
La richiesta di numero legale da parte nostra, è una forma di vigilanza politica e di richiamo alla maggioranza per assumersi, anche nelle presenze, la propria responsabilità di governo.
E’ dovere della Presidente Lombardo, non da oggi, che renda pubbliche le assenze di tutti i consiglieri sin dall’inizio della legislatura sia nelle riunioni consiliari che nelle commissioni.
Altrettanto grave e umiliante è l’assenteismo praticato da una parte del Consiglio che si limita all’occupazione passiva delle poltrone, come se la presenza fisica fosse il nostro unico dovere.
Claudia Zuncheddu
Consigliera regionale Rossomori
La Presidente Lombardo e Dirigente del Pdl si preoccupi di più della maggioranza di C-D
La stampa confusa confonde
Non di tutta l’erba un fascio!!
Fai nudda o fai dannus cantu costada
“Costi della politica” e “Assenteismo”.
Sul taglio dei costi della politica… Non è mai troppo tardi
Nel corso dell’ultima riunione di Consiglio Regionale e dell’Ufficio di Presidenza prima della pausa natalizia, è stato posto da parte mia, come problema prioritario, la necessità di avviare un “processo di moralizzazione del sistema politico del Consiglio Regionale” con l’abbattimento dei costi della politica a partire dagli stipendi dei consiglieri, degli assessori, dei funzionari, alle “costosissime parcelle” per le consulenze interne ed esterne, sino agli sprechi all’interno di tutto il sistema.
In un momento di grande crisi occupazionale e di forte impoverimento, i sardi non possono e non devono più supportare gli elevati costi della politica, per cui il Consiglio Regionale deve dare un segnale reale, tangibile e forte di buon senso e di solidarietà sociale con il popolo sardo.
Per questa situazione sollevata e sollecitata dalla sottoscritta e a detta della stampa, la proposta pare che in parte la Presidente Claudia Lombardo l’abbia fatta propria, non può che lusingarmi.
Claudia Zuncheddu
Consigliera regionale Rossomori
Assenteismo e cattiva informazione
L’Unione Sarda del 22/01/2010
“Consiglio Regionale chiuso per assenteismo”
In aula 11 onorevoli su 80: il presidente Lombardo annulla la seduta
L’assemblea convocata per le 10.00 viene chiusa alle ore 10,25 per mancanza del numero legale.
L’Unione Sarda, nell’articolo firmato da Enrico Pilia cita i nomi di 10 consiglieri presenti: 9 del centro destra e 1 dell’opposizione. Notizia né veritiera né fondata.
Alle 10.00 eravamo solo in 6 e bontà sua, il mio nome non risulta fra i presenti nonostante la firma sul registro delle presenze, la testimonianza dei commessi, di qualche funzionario dell’Ufficio di Presidenza. La stessa Presidente Lombardo mi ha telefonato declinando ogni responsabilità sulla lista di nomi che mi vedeva ingiustamente esclusa. Non intendo comunque farne una questione personale.
La stampa sarda fa silenzio sugli eventi alla riapertura dei lavori. Alle 16,30 quando i consiglieri dell’opposizione erano presenti in Aula in massa mentre i banchi del centro destra continuavano ad essere deserti.
Chiesto varie volte da noi il numero legale, la seduta veniva ancora rinviata in attesa che i consiglieri del CD arrivassero.
L’assenteismo in Consiglio Regionale (e nella Commissione all’Agricoltura di cui sono componente) da parte dei consiglieri del CD è a dir poco “normale”. Sono loro che governano e che devono garantire il numero legale, mentre per noi “fare opposizione” significa anche scegliere di astenerci dal votare.
La nostra presenza non deve garantire sempre il passaggio delle loro leggi, fra l’altro da noi non condivise.
La richiesta di numero legale da parte nostra, è una forma di vigilanza politica e di richiamo alla maggioranza per assumersi, anche nelle presenze, la propria responsabilità di governo.
E’ dovere della Presidente Lombardo, non da oggi, che renda pubbliche le assenze di tutti i consiglieri sin dall’inizio della legislatura sia nelle riunioni consiliari che nelle commissioni.
Altrettanto grave e umiliante è l’assenteismo praticato da una parte del Consiglio che si limita all’occupazione passiva delle poltrone, come se la presenza fisica fosse il nostro unico dovere.
Claudia Zuncheddu
Consigliera regionale Rossomori
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