(Finalmente il presidente Cappellacci si presenta in Aula)
Tracce d’intervento
Anche oggi, presidente Cappellacci, il Governo italiano ha sferrato il suo attacco ormai quotidiano alla nostra specificità regionale e ai nostri diritti alla mobilità e quindi alla nostra sopravvivenza, perché di questo si tratta.
Credo che il presidente Cappellacci fosse già al corrente del risultato delle trattative tra il Governo e gli armatori di CIN, poiché nei giorni scorsi trapelava la notizia secondo cui il governo Berlusconi facesse pressioni contro le “pretese” della Giunta sarda in tema di trasporti marittimi. Chiedeva il ritiro della Saremar con le sue due navi in cambio dell’accollamento degli oneri dei trasporti da parte del governo, in modo tale da creare un reale monopolio dei trasporti da e per la Sardegna.
La CIN, così viene aggiudicata a quei privati (alla Moby di Onorato e a Grimaldi) che già controllano le tratte per la Sardegna e di fatto già agiscono in regime di monopolio.
Le dichiarazioni di questa mattina del on.le Matteoli, sono lo specchio di una situazione italiana ed europea che vede disattesi e beffati gli interessi alla continuità territoriale da e per la Sardegna di persone e cose.
Il tema dell’insularità e dei trasporti è fondamentale per lo sviluppo economico della nazione sarda. In questi 60 anni di Autonomia tutti i governi che si sono succeduti hanno sempre trattato con sufficienza e superficialità questo problema, senza capire (o essere complici) che esso è alla base del nostro sviluppo e della nostra autonomia politica oltre che economica.
Ad onore del vero il tema della flotta sarda, negli anni scorsi, è stato portato all’ordine del giorno dalle forze di ispirazione sardista, anche in questa Aula, ma alla fine gli interessi italiani hanno prevalso e la Tirrenia, con il suo voler essere “volutamente carrozzone pubblico” per dare solo “disservizi” alla Sardegna è stato accettato e subito da tutte le forze politiche di destra, di centro, di sinistra. Disservizi, pagati con i soldi dei contribuenti sardi. Soldi (vedi la vertenza Entrate che è alla base della soluzione del 90% dei problemi economici dei sardi, che ancora vengono negati, costringendo i sardi e la nostra economia ad una sudditanza coloniale). Altro che “Sovranità” o Indipendenza che purtroppo ho sentito usare a sproposito in quest’Aula!
Vorrei chiedere al presidente Cappellaci e all’assessore Solinas che cosa hanno fatto in questi mesi affinché la Tirrenia non diventasse “banchetto dei monopolisti dei Trasporti” per la Sardegna.
Quali sono state le iniziative della Regione per far valere in questo campo le ragioni dei sardi alla mobilità e allo sviluppo dei trasporti marittimi.
Qual è stato il ruolo politico che la RAS ha avuto sul governo Berlusconi per far si che le nostre ragioni venissero ascoltate.
L’idea di una flotta sarda, gestita dalla RAS, da imprenditori e azionariato popolare, come ho già sostenuto in altre occasioni, è una giusta prospettiva che si poteva e si può ancora realizzare se c’è la volontà di tutte le forze politiche, per crearla e per sostenere l’idea che essa possa e debba essere una leva di sviluppo per la costruzione
Claudia Zuncheddu
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