La RAS non onora i patti e taglia i Fondi per il settore Emigrazione – Immigrazione
Consiglio regionale
XIV Legislatura
Interrogazione Zuncheddu con richiesta di risposta scritta sulla grave riduzione degli stanziamenti della RAS a favore del settore Emigrazione, contrariamente agli impegni presi e perpetrando un’ulteriore mortificazione ancora prima che per i nostri emigrati, per la Sardegna stessa
Premesso che
– in questi giorni è pervenuto un documento da parte della FASI – Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, con cui si da avviso del fatto che “l’Assessorato al Lavoro ed Emigrazione informa che, in base all’approvazione della finanziaria, la cifra a disposizione nel 2013 per il capitolo Emigrazione è di circa 2.000.000 di Euro, a fronte dell’impegno solennemente ribadito nell’incontro del 6 dicembre 2012 con la Presidente Claudia Lombardo e i Capigruppo del Consiglio Regionale, di uno stanziamento pari a 3.500.000 euro”;
– nonostante le rassicurazioni circa la volontà di onorare l’impegno preso, sia pure con una decurtazione che avrebbe dovuto ridurre lo stanziamento ad Euro 3.230.000, quell’impegno è stato disatteso;
– infatti, lo stanziamento di 3.500.000 Euro, non solo è stato decurtato, ma è stato anche inserito come somma complessiva nel capitolo emigrazione – immigrazione, con un’ipotesi di spesa per l’emigrazione prevista dall’Assessorato di circa 2 milioni di Euro, contro i 4.500.000 di Euro del 2010;
– fermo restando che i flussi di immigrazione e di emigrazione sono entrambi legati a tematiche sociali di rilevante importanza, ancora di più in questo periodo di crisi economica e sociale particolarmente devastante per la Sardegna e che condanna migliaia di sardi ad abbandonare l’Isola, per andare in cerca di migliori prospettive professionali e di vita;
– i nostri emigrati rappresentano un’ampia fascia del Popolo Sardo che garantisce, giorno dopo giorno, un forte impegno al servizio della propria Terra, a fronte del quale i tagli alle risorse, già esigue, costituiscono un’ulteriore mortificazione, ancora prima che per gli emigrati, per la Sardegna stessa, che non può rinunciare a queste risorse costantemente impegnate per il riscatto economico e sociale della propria Terra;
– la questione in oggetto è di prioritaria importanza e da affontare in tempi celeri: infatti, si rimarcano notevoli ritardi a livello burocratico, come per esempio quello registrato nella mancata predisposizione del “nuovo piano per l’assegnazione del contributo 2013”, sul quale non sono ancora definite tempistiche e modalità;
– tali problematiche colpiscono decine di migliaia di sardi che, malgrado le notevoli difficoltà che la crisi economica comporta, non ultima quella del caro trasporti, affrontano pesanti sacrifici pur di mantenere un rapporto costruttivo con la propria Terra, costituendo un punto di forza e una risorsa importante per l’economia sarda sia attraverso la promozione del turismo sia con il costante rientro in Sardegna di intere famiglie;
Tutto ciò premesso
Si interroga l’Assessore al Lavoro per sapere
1) quali siano le ragioni che abbiano portato alla riduzione dei fondi destinati al settore emigrazione, poi ridotti e confluiti in un unico fondo da destinare anche alle politiche per l’immigrazione:
2) se ad oggi siano state definite le tempistiche e le modalità circa il “nuovo piano per l’assegnazione del contributo 2013”;
Cagliari, 05/07/2013
Claudia Zuncheddu
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