La mia candidatura da indipendente e indipendentista con SEL
Per le imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale (16 febbraio 2014), ho accettato di candidarmi come indipendente, nelle liste di SEL (Sinistra Ecologia e Libertà), nella coalizione di centro-sinistra. Questa scelta, per me Indipendentista-progressista, nasce dopo aver tentato inutilmente e per lungo tempo di unire tutte le forze identitarie, sardiste e indipendentiste presenti in Sardegna.
La necessità di dar seguito all’esperienza unitaria, portata avanti alle precedenti amministrative di Cagliari, che videro la partecipazione di tutte le formazioni indipendentiste sarde, escluso Progress, che come anche a Olbia, optò per non partecipare a un processo unitario, ha minato già da allora quel tentativo di unità che i sardi insistentemente ci chiedono.
Oggi i numerosi partiti sardisti, indipendentisti e sovranisti, non hanno avuto la capacità di comprendere che la nostra unione non solo ci avrebbe dato la forza necessaria per porci come alternativa credibile e vincente ai due poli italiani, ma anche come risposta alla legge elettorale, che con i suoi sbarramenti privilegia il bipolarismo italiano annientando ogni possibilità di rappresentanza per i piccoli partiti, soprattutto identitari, indipendentisti e per le minoranze. Una legge elettorale che ho combattuto e votato contro.
Oggi il panorama elettorale vede in corsa una decina di movimenti identitari e indipendentisti, tutti divisi e in solitudine, in una competizione impari e offrendo uno scenario ai sardi drammatico e quasi patetico.
Ancora una volta si disattende la speranza dei sardi che chiedono l’unità.
Nella storia della Sardegna, spesso è successo che interessi esterni ai sardi, condizionassero scelte e processi unitari, distogliendoli e portandoli su altri obiettivi più funzionali al dominio del colonialismo italiano.
La scelta di candidarmi come indipendente con SEL, senza alcuna rinuncia alle mie battaglie indipendentiste e progressiste per la Sardegna, è oggi l’unica prospettiva per far sì che la mia voce libera, indipendente e indipendentista possa avere la possibilità di dar seguito alle lotte del Popolo sardo e del territorio da me, in questo mandato, umilmente ma con forza, portate all’interno del Consiglio Regionale.
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