La lunga via del cemento
Consiglio Regionale
Su Modifiche Legge Regionale 5 marzo 2008, n. 3 – Testo Unificato Per l’applicabilità della normativa sullo “Sportello Unico” per leattività produttive (SUAP) anche alle attività edilizie, compresa l’edilizia residenziale.
Presentato e votato dal Centro Destra e dal PD
Si torna all’attacco per costruire palazzi… 300 pratiche attendono di essere sbloccate. E’ questa la ragione reale del pressing…
Dichiarazione di voto:
Annuncio il voto contrario perché dietro questo disegno di Legge, all’insegna della cosiddetta innovazione e semplificazione, si nasconde il “lupo vestito d’agnello”. Sostanzialmente si procede sulla scia delle dichiarazioni programmatiche del Presidente Cappellacci, che esaltò la ripresa edilizia in Sardegna come volano di sviluppo per l’economia sarda. Ma così come dopo il lunghissimo e animato dibattito, in quest’aula, votai contro il “famigerato” Piano Casa, il cui fallimento è sotto gli occhi di tutti, oggi coerentemente voto contro questo disegno di legge già definito inadeguato e illegale.
Mi meraviglio che dei consiglieri del PD con cui abbiamo condotto un’opposizione al centro destra in difesa dei principi elementari di salvaguardia ambientale, di equità sociale per i cittadini in ambito urbanistico e di diritti certi per tutti, oggi presentano e votano con il centro destra e le “truppe coloniali”, una legge che di fatto rinnega la battaglia condotta con noi contro i “privilegi per pochi” previsti dal cosiddetto Piano Casa.
Auspico che tutto il sistema politico sardo, una volta per tutte, apra un dibattito serio e responsabile sulla drammatica crisi occupazionale che oggi attanaglia il popolo sardo e sulla reale necessità di un piano di sviluppo che crei occupazione senza distruggere l’ambiente, ma a partire dalle economie tradizionali.
Bisogna trovare soluzioni concrete per dare ai sardi “lavoro pulito” e non l’ennesimo inganno per privilegiare is amigus del “profitto del mattone”, che esercitano il pressing per avviare il business dell’edilizia residenziale, mentre per chi il tetto non lo ha davvero, da questo sistema politico non arriva nessun piano… nessuna proposta… neppure una minima riflessione su questi temi. Ci troviamo di fronte ad una chiara forzatura che nulla ha a che vedere con la necessità di sostenere e potenziare le reali attività produttive, con concrete ricadute sull’occupazione.
Claudia Zuncheddu
Consigliera Regionale Rossomori
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