La guerra dello Stato Italiano contro i Sardi
Lo Stato beffa la Sardegna: nessun risarcimento ai pastori e nessuna bonifica è dovuta all’ambiente dopo 50 anni di esercitazioni con armamentari da guerra al Poligono di Quirra.
Il Piano di monitoraggio sull’inquinamento dopo tre anni di lavori, dimostrerebbe che il poligono più vasto e più frequentato d’Europa per le sperimentazioni sugli esplosivi e nuove armi, di cui ai sardi si nega il diritto di conoscere la natura e gli effetti sui luoghi e sulle persone, è incontaminato. Secondo i sindaci dei paesi interessati e l’assessore regionale Liori, avrebbero prodotto salute e benessere ambientale alle popolazioni militari e civili, e non come i dati reali dicono: inquinamento del territorio, malattie e morte per uomini e animali.
Ovviamente sono tutti nel mirino del magistrato Fiordalisi che indaga, mentre si profila per tanti il reato di falso ideologico.
Il Comitato Gettiamo le Basi, ha già espresso la netta contrarietà al Piano di monitoraggio, così come la Provincia di Cagliari, giustamente, non si assume la responsabilità di firmarlo. Tutto ciò mentre all’interno della stessa maggioranza politica (PD) regna il caos tra sindaci “conniventi” che avvallano il Piano ed eletti al Parlamento italiano, che mentre da una parte richiedono al Ministero della Difesa il potenziamento dei poligoni di sperimentazione nella nostra isola, dall’altra in modo contradditorio chiedono conti al Governo italiano sui danni causati dalle servitù militari in Sardegna.
Le dichiarazioni del sottosegretario alla Difesa on.le Giuseppe Cossiga, ribadiscono con autorevolezza che il Governo italiano non erogherà risarcimenti a chicchessia e non effettuerà nessuna bonifica nell’ambiente naturale occupato dal Poligono di Sperimentazione del Salto di Quirra perché sarebbe incontaminato.
Le ragioni dei sardi, ancora una volta, sono beffate tragicamente dal volere dello Stato italiano per voce di un sardo sottosegretario alla Difesa del Governo di Berlusconi.
Claudia Zuncheddu
Consigliera regionale Indipendentistas
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