Interrogazione sulla sparizione della corona
Bloccati i lavori a Tuvixeddu
Il provvedimento di sospensione dei lavori sul colle di Tuvixeddu, sede della più grossa necropoli punica del Mediterraneo, imposto dal Presidente Soru, è un grande passo in avanti per la salvaguardia e la tutela del patrimonio storico, architettonico e ambientale della nostra città.
Questi beni identitari, propri della cultura e della storia di noi sardi, sono alla base del processo di emancipazione del nostro popolo e della nostra terra.
La ricchezza della nostra storia va interpretata come reale motore di sviluppo economico per il presente e per il futuro…
…[div align=”justify”]della società sarda, e come tale non può essere eventualmente assoggettata ad “accordi di programma” stipulati frettolosamente e in modo incauto fra enti pubblici (deputati alla tutela del bene collettivo) ed privati che tutelano i propri interessi.
E’ grazie al cinismo di questi poteri forti e incontrollati, che i sardi per troppo tempo hanno subito impotenti la distruzione di un ricco patrimonio che nessuno potrà più restituire come è avvenuto qui a Cagliari con l’anfiteatro romano, il Poetto, e ora con il palazzo Aymerich in Castello e la necropoli punica di Tuvixeddu.
Quando si tratta di beni collettivi e identitari di un popolo, questo interesse è doverosamente prioritario rispetto al profitto della singola impresa.
Non si barattano alcuni posti di lavoro in cambio della cancellazione della nostra storia e di un futuro certamente più prospero.
Claudia Zuncheddu
Consigliera comunale – Psd’Az
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