Interpellanza Orosei
INTERPELLANZA ZUNCHEDDU – BEN AMARA – SECHI – URAS – ZEDDA su MODALITA DI ATTUAZIONE E TEMPI DI EROGAZIONE RELATIVE ALLE RICHIESTE DI RISARCIMENTO DANNI per il nubifragio abbattutosi nella zone della Bassa Baronia tra il 27 e il 28 Novembre 2008 e con particolare interessamento del Comune di Orosei Premesso che – nella notte tra il 27 e il 28 Novembre 2008 la Sardegna è stata oggetto di un nubifragio di particolare intensità che si è scatenato con i suoi effetti più devastanti nella zona della Bassa Baronia; – la comunità e le economie del territorio di Orosei, in particolare, subirono in quella circostanza danni ingentissimi per decine di milioni di Euro. Un’intera comunità fu messa in ginocchio: furono colpite abitazioni, strutture pubbliche e private. Ingenti danni si registrarono sulle attività produttive: da quelle artigianali a quelle commerciali, dall’agricoltura e alla pastorizia. Constatato che– in tempi rapidissimi sono stati messi a disposizione dalla Regione i moduli per il risarcimento delle: attività produttive (massimale € 30.000); beni immobili e abitazioni (massimale € 25.000); beni mobili (ivi comprese automobili ecc..) (massimale € 15.000) per appartamenti solo piano terra beni mobili (ivi comprese automobili ecc..) (massimale € 15.000) per appartamenti a più piani (oltre il piano terra)– con la stessa rapidità ARGEA ha messo a disposizione i moduli per il risarcimento dei danni subiti dalle attività agricole. Visto che – a tutt’oggi, tra i cittadini e all’interno di tutte le categorie interessate ai risarcimenti, si sono create confusione e perplessità circa: 1) i criteri, considerati restrittivi e poco chiari, su cui si basa la selezione degli aventi diritto al risarcimento danni 2) la compilazione medesima della modulistica inerente la richiesta del risarcimento– tra i richiedenti ha creato maggiore preoccupazione l’interpretazione del punto della delibera inerente il possesso del certificato di abitabilità per abitazioni, cantine e seminterrati Preso atto che – dalla deliberazione n° 67/2 del 28.11.2008, al punto 3 (pag 6/11) si legge: “ [ …] Si intende per piano Terra il primo livello della abitazione in possesso di regolare certificazione di abitabilità o realizzata con progetto approvato per una destinazione d’uso abitativo”.– da tale punto i richiedenti dedurrebbero che alla domanda del risarcimento dovuto non debba essere necessariamente allegato il “certificato di abitabilità” ma che sia sufficiente dimostrare che la struttura sia stata realizzata nel rispetto del progetto approvato;Sottolineato che – la dicitura “piano terra” non identifichi, nella deliberazione sopracitata, esattamente la posizione altimetrica dei piani del fabbricato rispetto al piano di campagna progettuale previsto in progetto; – tecnicamente, in una sezione progettuale, il piano contro terra viene definito SEMINTERRATO (se parzialmente fuori terra) o INTERRATO se totalmente entro terra con solaio a filo del piano di campagna. – l’uso di una dicitura tecnicamente non precisa (secondo i canoni standard progettuali) genera confusione circa la dicitura PIANO TERRA, che la deliberazione equipara al primo livello e che potrebbe essere individuato come seminterrato o interrato. Stabilito che – pur non essendo soggetti a rilascio di destinazione d’uso per camere da letto, soggiorni, salotti e cucine, il seminterrato o interrato vengono considerati di “ civile abitazione” dal Servizio Edilizia privata della Usl e, se eseguiti come da progetto o con Certificazione di agibilità (o abitabilità), sono considerati a norma. – numerosi seminterrati o interrati a norma erano stati adibiti a locali di sgombero, ripostigli dove stoccare attrezzi, automezzi, scaffalature, derrate alimentari, locali caldaia con le relative apparecchiature. Tutto ciò premesso, i sottoscritti consiglieri chiedono di interpellare il Presidente della Regione e gli Assessori competenti per sapere se siano a conoscenza della reale situazione di disagio inerente le modalità di attuazione e i tempi di erogazione dei rimborsi dovuti alle popolazioni colpite dall’ evento calamitosoquale sia la volontà di questa Giunta circa la modifica, la sostituzione o l’integrazione della suddetta delibera onde accelerare l’iter delle pratiche e delle relative erogazioni dovute, visto che in piena stagione turistica la situazione ha voluto che molte attività siano ancora chiuse per mancanza di fondi e di mezzi che consentano di riaprire ( lo stesso sistema bancario vigente in Sardegna nelle zone colpite non viene incontro alle esigenze delle attività) se sia nelle loro intenzioni di risolvere la confusione creatasi tra i richiedenti circa l’impostazione tecnica data al risarcimento e il problema circa il possesso o meno del certificato d’abitabilità in quanto lo stato di tali strutture è certificato dall’approvazione del progetto Quali siano le iniziative che questa Giunta ha intenzione di intraprendere o che nel frattempo abbia già intrapreso, per apportare modifiche alla regolamentazione e alla modulistica come avevano espresso di voler fare gli stessi rappresentanti della precedente Giunta durante i sopralluoghi nelle zone colpite dall’alluvione, tenendo conto che l’attuale Presidente della Regione subentrò al precedente Commissario e, quindi, a maggior ragione parte interessata nel dare risposte certe ai cittadini e a tutte le categorie interessate circa le modalità e i tempi relativi alle richieste di risarcimento.Cagliari, 27 Luglio 2009
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