Interessi occulti dietro l'”Ecocentro B” destinato a Sant’Elia?
Apprendiamo dalla stampa che a S.Elia, ieri si è tenuta un’assemblea sul rilancio del quartiere. In pochi si è venuto a saperlo ma di certo era nutrita la partecipazione di assessori, consiglieri comunali e consulenti dell’Assessorato Regionale ai Lavori pubblici.
Lo stile di propaganda renziana fatta di annunci, di promesse mai mantenute è sbarcato a S.Elia sostenuto anche da autorevoli esponenti del Partito dei sardi e del Psd’Az.
Come ai vecchi tempi, questi politici parlano di finanziamenti milionari per riqualificare il quartiere ma peccato che “i tempi burocratici rallentino la realizzazione delle opere”, dicono loro.
Nel calderone volutamente variopinto di promesse tra il lungomare, il porticciolo, il parco degli anelli, il centro socio sanitario (nuovo specchietto per le allodole pre-elezioni comunali), si insinua con prepotenza l’Ecocentro.
E’ palese che il vero interesse prioritario per questa Giunta è la creazione dell’enorme Ecomostro di “tipologia B” a S.Elia, su cui conferire anche rifiuti tossici provenienti da tutta la città. Si tratta dei 6000 metri quadri di verde pubblico tra l’ingresso di S.Elia e San Bartolomeo, a ridosso dell’Istituto degli anziani e delle scuole delle Mercedarie.
Da questa amministrazione, non è stata fatta alcuna riflessione sulle ricadute di questo Ecocentro sul mercato domenicale, sul crocevia degli itinerari turistico-naturalistici di maggiore pregio della città, sulle nuove iniziative di ristorazione che stanno sorgendo nel quartiere.
Il terreno paludoso, la carente rete stradale, il rischio di incidenti, l’inquinamento acustico, atmosferico e del sottosuolo, sono solo alcune delle controindicazioni alla realizzazione dell’Ecocentro in un quartiere fortemente popolato dove chiudono scuole dell’obbligo, asili, ambulatori medici convenzionati.
Ci chiediamo il perché di tanto accanimento su S.Elia e in nome di quali interessi occulti, ancora una volta legati alla gestione dei rifiuti, quest’amministrazione sacrifica la salute pubblica, la sicurezza dei cittadini, il decoro e la cultura dei luoghi, i diritti di un quartiere da sempre discriminato ed emarginato.
Comitato No Ecocentro S.Elia San Bartolomeo.
Rassegna Stampa: Unione Sarda: 26/09/2016
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