INPS: Ennesima Discriminazione per i Lavoratori Sardi
Consiglio regionale della Sardegna
XIV Legislatura
Interrogazione Zuncheddu con richiesta di risposta scritta su ennesimi atti discriminatori ai danni del personale sardo operante presso l’Ente previdenziale Inps Premesso che
– ancora non è pervenuta alcuna risposta ufficiale e tantomeno è venuta a mancare a tutt’oggi qualsivoglia forma di dichiarazione da parte del Presidente e della Giunta Regionale in merito all’interrogazione Zuncheddu n. 713/A e depositata in data 25/10/2011 sui criteri di ripartizione regionale dei posti da assegnare tramite scorrimento degli idonei in seguito alla selezione interna INPS e l’incomprensibile discriminazione del personale sardo;
– si apprende in questi giorni la notizia di ennesimi atti discriminatori ai danni del personale sardo operante all’interno dell’INPS;
– si tratta di atti già preannunciati dalla suddetta interrogazione e che, purtroppo, ora si sono concretizzati, sotto la totale indifferenza da parte dell’Istituzione Regionale;
– l’Ente previdenziale INPS avrebbe reso operativa la determina sullo scorrimento dei 324 B3 autorizzati, scartando la Sardegna da un’equa attribuzione di posti, secondo quanto previsto nel bando di concorso e privilegiando, invece, altre regioni come Lazio, Lombardia, Veneto e Sicilia.
Sottolineato che
– inoltre, si viene inoltre a conoscenza che la Direzione Generale, su indicazioni del Direttore Regionale INPS, avrebbe già affidato la responsabilità dell’Agenzia Complessa di Iglesias ad un dipendente, parrebbe non dotato dei titoli accademici necessari a coprire quel ruolo, con l’esclusione di altri concorrenti che vantano i requisiti previsti;
Tutto ciò premesso
si interroga il Presidente della Giunta e tutti gli Assessori competenti per sapere
1. Quali siano le motivazioni che hanno impedito di fornire una risposta, nel nome della trasparenza e dei diritti dei sardi, tesa a far chiarezza su eventuali atti da già intrapresi in merito dalla Giunta o se intendano portare avanti nei confronti degli organismi dell’INPS per tutelare i diritti dei sardi e della Sardegna in un contesto italiano;
- 2. Se siano, inoltre, a conoscenza dei criteri selettivi adottati al fine dell’affidamento della responsabilità dell’Agenzia Complessa di Iglesias (INPS) e quindi quali siano stati i titoli accademici presi in considerazione, per garantire il criterio della meritocrazia alla base del buon funzionamento degli Istituti pubblici.
Cagliari, 25 Novembre 2011
Claudia Zuncheddu
(segue testo della precedente interrogazione depositata in data 25/10/2011)
Consiglio regionale della Sardegna
XIV Legislatura
Interrogazione n. 713/A
Interrogazione Zunchedducon richiesta di risposta scritta sui criteri di ripartizione regionale dei posti da assegnare tramite scorrimento degli idonei in seguito alla selezione interna INPS e l’incomprensibile discriminazione del personale sardo.
Premesso che
– l’INPS, dopo una ricognizione sulle piante organiche e sulle necessità di completamento di queste ultime, ha bandito una selezione interna per la ripartizione a livello nazionale a 710 posti, implementati successivamente con DPCM del 7/7/2011 per un ulteriore scorrimento degli idonei con ripartizione regionale per complessivi 324 posti a C1;
– dall’area B3 (ultimo livello dei diplomati) all’area C, posizione C1 (primo livello del personale in possesso di titolo accademico) era stata concessaunatantumla possibilità di accesso col titolo di studio immediatamente inferiore, con le norme ante riforma Brunetta;
– Per la copertura di posti vacanti, viste le disponibilità finanziarie e la carenzadi organici, la Funzione Pubblica ha autorizzato lo scorrimento delle graduatorie per la copertura di 324 posti su tutto il territorio italiano;
– Secondo un accordo raggiunto tra la CISL,la UILe la Direzione Centrale INPS, si prevede lo sconvolgimento di questa ripartizione e la formulazione di un’ipotesi che parrebbe condivisa dai vertici dell’Istituto previdenziale;
– Tale nuova proposta, sottoscritta e firmata dalla CISL e dalla UIL (con forti contestazioni da parte di altri sindacati) prevede le assegnazioni che seguono:
Abruzzo 1
Basilicata 4
Calabria 1
Campania 1
Emilia Romagna 5
Friuli V. Giulia 1
Lazio 70
Liguria 1
Lombardia 66
Marche 2
Molise 1
Piemonte 1
Puglia 18
Sardegna 1
Sicilia 38
Toscana 10
Trentino A. Adige 5
Umbria 1
Valle D’Aosta 1
Veneto 38
Direzione Generale INPS 58
– Questa “spartizione” chiaramente, sulla base dei numeri, privilegiafortemente i dipendenti della Direzione Generale del Lazio, della Sicilia e della Lombardia, discriminando per l’ennesima volta la Sardegna , che vede n° 1 assegnazione contro le 66 della Lombardia, le 38 della Sicilia, le 38 del Veneto e le 70 della regione Lazio, cui si aggiungono per territorio, le 58 della Direzione Generale, senza alcun criterio documentato e credibile;
– ancora una volta le aspettativee i diritti del personale sardo, sempre più spesso costretto a operare in situazioni di difficoltà, di disagio e di emergenza, sono frustrate e prevaricate da giochi di potere a noi estranei, senza che le diramazioni sarde dell’INPS e di certi sindacati agiscano in difesa dell’equità dei diritti e della giustizia sociale per tutti i lavoratori;
– inoltre, dalla stampa, recentemente, si apprende che anche altre selezioni interne dell’Inps sono tutt’oraoggetto di indagine da parte dei magistrati del Tar in quanto i risultati della graduatoria finale sono stati contestati e considerati oggetto di ulteriori accertamenti;
Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Regione e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, per sua competenza, per sapere:
1) Se siano a conoscenza di questo ennesimo sopruso ai danni dei diritti dei lavoratori sardi dell’Inps e di quel che ne consegue nei termini di qualità e di rapidità del servizio ai contribuenti sardi;
2) Se siano a conoscenza dei criteri selettivi, di trasparenza e di equità adottati per la selezione ed ora, per lo scorrimento delle graduatorie;
3) Se siano veritiere le sempre più insistenti “voci” sui nomi dei “privilegiati”, delle loro “omonimie sospette” e delle loro appartenenze politiche più o meno conclamate; questa condizione, se reale, getterebbe ulteriore discredito nello stesso mondo sindacale e politico;
4) Visto il “silenzio sospetto” della direzione regionale dell’INPS e il frettoloso accordo firmato dai sindacati CISL e UIL, con l’assenza di protesta dei membri delle stesse OOSS della Regione Sardegna, si chiede al Presidente della Giunta e all’Assessore al lavoro, quali siano le misure che intendono intraprendere per fare chiarezza sulla questione e per difendere i diritti dei lavoratori a riconoscimento delle proprie professionalità maturare; oltre che il dovuto diritto per i contribuenti sardi a un servizio efficiente, rapido e trasparente;
5) Quali iniziative intendono avviare al fine di vigilare sulla trasparenza dell’operazione edopporsi, attraverso qualsiasi tipo di azione, a questo ennesimo “sopruso coloniale”, compresa la possibilità di adire le vie legali avverso decisioni contrarie in tal senso.
Cagliari, 25/10/2011
Claudia Zuncheddu
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