Il plauso di Sardigna Libera al sindaco di Villanovaforru
Sardigna Libera plaude a Maurizio Onnis, sindaco di Villanovaforru, per aver declinato l’invito rivolto a tutti i sindaci della Sardegna, da parte di un circolo di sardi presente nella penisola, a mandare una pietra indicante il numero dei cittadini del proprio comune morti nel corso della Prima guerra mondiale. Quella pietra da destinare alla riproduzione di un monumento nuragico in Italia, avvolto da un lungo tricolore, contribuisce a creare ulteriore confusione sulla storia e sulle relazioni tra la Sardegna ed il Regno d’Italia. I soldati sardi sono stati mandati in prima linea, come carne da macello, per una patria che non era la loro ed in cambio di terre promesse e mai assegnate.
E’ ora che la storia la scrivano anche le minoranze. Sugli Altopiani di Asiago e del Carso i sardi diedero un tributo di sangue, tra morti e feriti, così spropositato da determinare la scomparsa di un’intera generazione. Quella guerra fu vissuta dai nostri soldati e da molti ufficiali come una tragedia imposta dal giovane Regno d’Italia, tanto che contribuì, paradossalmente, a risvegliare un’identità nazionale del popolo sardo fino ad allora latente e non organizzata.
Sarebbe ora che nelle scuole sarde e nei nostri circoli sparsi nel mondo si studiasse la nostra storia, si promuovesse su questo tema un grande dibattito per disseppellire la nostra memoria storica e far crescere la consapevolezza della nostra identità.
Siamo orgogliosi di quei nostri sindaci che finalmente pretendono che si faccia chiarezza sulla nostra storia.
Claudia Zuncheddu – Sardigna Libera
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