I segnali del tramonto dell’Impero di Madrid e la vittoria Indipendentista della Catalogna
Ultimo colpo di coda dello Stato conservatore spagnolo all’indomani della vittoria elettorale dell’Indipendentismo in Catalogna.
Ad Artur Mas, Presidente indipendentista uscente della Generalitad Catalana, nel pieno dei festeggiamenti per la vittoria, gli viene notificato che il 15 di ottobre dovrà essere processato da un tribunale spagnolo per “disobbedienza civile”.
Il reato, secondo la Corte di Giustizia, per Artur Mas, per l’Assessora alla Pubblica Istruzione Irene Rigau e per Joanna Ortega ex Vicepresidente del governo catalano, è quello di aver concorso ad organizzare nel 2014 una consultazione simbolica sull’Indipendenza, vietata dal tribunale costituzionale spagnolo. Quel ”reato” oggi è politicamente superato da un risultato elettorale che vede l’Indipendentismo catalano ottenere la maggioranza assoluta dei posti nel proprio Parlamento. Un fatto che va ben oltre la consultazione simbolica dello scorso anno e con il cui risultato, lo Stato spagnolo oggi si ritrova a dover fare i conti.
Il processo che coincide volutamente e in modo rituale, con il 75° anniversario dell’esecuzione del Presidente repubblicano Lluis Companys de Montjuic, condannato a morte da Franco perché infedele allo Stato, può essere interpretato come un tentativo estremo di disconoscere politicamente il risultato delle elezioni democratiche e la vittoria schiacciante delle forze indipendentiste. Tutto ciò a costo di un patetico risveglio dei metodi repressivi franchisti. Di fatto è un colpo di coda prima del tramonto dell’Impero di Madrid.
E’ in questa cornice che il popolare sconfitto, Mariano Rajoy, non si rassegna e sarebbe pronto a dialogare con gli Indipendentisti vincenti “purché non si parli di Indipendenza”.
Solidarietà ad Artur Mas, a Irene Rigau e a Joanna Ortega per il 15 di ottobre. Viva l’Indipendenza della Catalogna, della Sardegna e di tutti i Popoli che la desiderano.
Claudia Zuncheddu
SardignaLibera
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