I furti delle risorse sarde
Tra G8, 150° anniversario dell’Unità d’Italia e sperperi nella Sanità pubblica
“Finanziaria dei tagli” e “Bilancio drogato”
Quale dibattito si vuol portare avanti sulla “Finanziaria dei tagli”, un “Bilancio drogato” e la totale mancanza delle risorse dovute ai sardi dallo Stato Italiano? Uno Stato che ancora una volta in modo colpevole priva i sardi di una possibilità di reale programmazione del proprio sviluppo e di reale difesa delle economie e delle esigenze sociali del proprio popolo. Non si può più essere complici di questi misfatti e di questi scippi a danno dei sardi programmati a Roma ed attuati a Cagliari nell’Aula e nelle stanze di questo palazzo, che paradossalmente, dovrebbe difendere almeno l’Autonomia della Sardegna.
Sui “4 miliardi e mezzo di €” dei sardi, tra fondi FAS e fondi POR tenuti in ostaggio dal Governo di CD Berlusconiano.
Fondi FAS (destinati alla Sardegna) 3 miliardi 307 milioni
– 1.144,6 € 2000-2006
– 2.162,486 € 2007–2013
Fondi POR (fondi strutturali europei) 1 miliardo 167 milioni
Sono le risorse sottratte alla scuola pubblica, alla sanità pubblica, alla cultura, alle nostre economie tradizionali legate all’ambiente: alla pastorizia e all’agricoltura, al commercio, alle piccole e medie imprese alla qualità della vita e al diritto ad esistere del popolo sardo.
Dove vanno le nostre risorse dei sardi?
G8 e 150° anniversario dell’Unità d’Italia
Come esempio su come noi sardi siamo stati truffati dallo Stato italiano, voglio ricordare che per lo svolgimento dei “grandi eventi” relativi alla Presidenza italiana del G8 e al 150° anniversario dell’Unità d’Italia (coincidenza storica infausta per noi sardi), eventi previsti dal 2008 al 2010 e soprattutto per il 2011, in nome del rilancio turistico e socio-economico dell’arcipelago della Maddalena riservò la somma di:
70 milioni di € mediante l’utilizzo delle risorse dei Fondi FAS
30 milioni di € sempre Fondi FAS assegnati dal CIPE con delibera antecedente al 31/12/2006.
Il tutto con la motivazione che si trattava di “interventi indifferibili, urgenti e di pubblica utilità”. Così diceva il Governo italiano e i suoi “responsabili della Missione”: Dott. Balducci prima e il Dott. De Santis dopo… tutti caduti in disgrazia… non per essere deceduti… ma per essere finiti in prigione e da qualche giorno agli arresti domiciliari.
Ovviamente per loro i drammi della Sassari-Olbia, non sono considerati “interventi indifferibili, urgenti e di pubblica utilità”.
La nostra Giunta dov’era? Chi doveva vigilare e impedire?
Il “Dipartimento delle Politiche di Sviluppo e di Coesione del Ministero dello sviluppo economico” è autorizzato a trasferire le risorse finanziarie sull’apposita “contabilità speciale” prevista per lo svolgimento del vertice G8!!!
La RAS d’altra parte deve provvedere, con oneri a proprio carico a finanziare gli interventi infrastrutturali relativi ai beni acquisiti al demanio regionale, nonché deve provvedere alla bonifica… Mi riferisco ad “Aree di interesse nazionale italiane”, essendo state interessate per molti decenni da attività militare, per cui il Ministero all’Ambiente Italiano le inserisce nel c.d. “Programma Nazionale di Bonifica e Ripristino Ambientale dei Siti Inquinati”.
Ma la maledizione del G8 ricade pesantemente sui sardi anche dopo il trasferimento all’Aquila, infatti Bertolaso e i suoi amici per la “caratterizzazione e bonifica dell’Arsenale” chiede
5 milioni e 500 mila € più
18 milioni e 640,500 € per bonifica e smaltimento merci e rifiuti (??) per i quali il Governo Italiano non ha ancora risposto alla nostra interrogazione: quando, come e dove?
Il business della Sanità Sarda e la demolizione della “Grande Riforma Sanitaria”arrivata con la precedente Giunta dopo oltre 25 anni di attesa, di mancanza di servizi per i nostri cittadini sardi e per la tutela della nostra salute;
Maparliamo di numeri:
Dal 2004 al 2008 il disavanzo della spesa sanitaria, in Sardegna con la precedente Giunta, si riduce progressivamente, tanto che per lo stesso Governo italiano di CD, la Sardegna non rientrava nella classifica delle “Regioni Canaglia”. In quegli anni infatti il disavanzo parte con:
475 milioni di € del 2004 a
88 milioni di € del 2006
37 milioni di € del 2008
Con l’attuale Giunta il disavanzo in poco più di un anno e mezzo schizza a
260 milioni di €
Praticamenteper la Giunta Cappellacci la “razionalizzazione della spesa” in materia Sanitaria acquista altro significato:
– aumento del tetto di spesa per le case di cura private e per la specialistica;
– nomina“commissari straordinari” in parte “digiuni” in materia di competenza sanitaria, ma efficientissimi nel liquidare i Direttori Generali dell’Azienda Ospedaliera dell’H. Brotzu, nonché quelli delle ASL nominati dalla precedente Giunta.
– Crolla la qualità dell’assistenza e dei servizi sanitari a tutti i livelli;
– Si chiudono i centri di eccellenza come quello della “Procreazione assistita”del Dott. Gandolfi al Policlinico di Quartu S.E. che richiamava coppie da tutta Europa e soprattutto garantiva un’assistenza altamente qualificata alle coppie sarde; Qualcuno ha deciso prima di chiudere il centro per poi riaprilo, ovviamente con nuova gestione e tecniche diverse…
– Crollano gli interventi dei trapianti d’organo costringendo i sardi a varcare il marecon costi elevatissimi per la stessa sanità pubblica;
– Si sperpera danaro pubblico con assunzioni di nuovo personale concontratto di lavoro interinale, a scapito del personale non solo qualificato ma anche vincitore di concorso. La violazione e la trasgressione di ogni regola all’insegna del clientelismo, è la politica della Giunta di CD nel settore della Sanità Pubblica. E pensare che “quel “Commissario Straordinario”, nonostante il suo tempo sia scaduto già da un pezzo, in quanto provvisorio, continua ad esercitare ampi poteri decidendo in prima persona persino degli stessi nomi da assumere;
– Sono ormai di dominio pubblico le denunce di “assunzioni clientelari”e della “parentopoli” vergognosa all’interno della Pubblica Amministrazione anche Nuorese, che vede Università e ASL in questo primato deprecabile;
– Assessore Liori, la rettitudine politica ed etica nell’amministrarela Sanità Pubblica , non può essere un “optional”. Assessore, lei non ha ancora risposto ad una mia interrogazione sull’inspiegabile acquisto di due macchine TAC a distanza di pochi mesi, per l’ospedale di San Gavino, dove semmai, visto che lei è anche un medico, avrebbe dovuto acquistare una RMN, utile nelle diagnosi dei tumori e con funzioni complementari alla TAC e non due TAC. Perché questo sperpero?
Con questa Finanziaria ci chiediamo: questa Giunta, gli interessi di chi vuol portare avanti e salvaguardare in Sardegna?
Non certo gli interessi degli Agricoltori e dei Pastori, visto che in definitiva dopo accordi, promesse e giuramenti… hanno privilegiato gli industriali del latte;
Non certo gli interessi del precariato e dei disoccupati;
Non certo il mantenimento dell’occupazione fra gli operai di una industria ormai desertificata e fonte di lucro per padroni d’oltremare;
Non certo gli interessi del nostro ambiente tra discariche ed edilizia selvaggia spesso in mano della criminalità organizzata;
Non certo il mantenimento del paesaggio sardo e la difesa delle coste dalla speculazione selvaggia dell’economia criminale che reinveste in Sardegna.
La Finanziaria e l’abbandono del settore dei Beni culturali
La Giunta Cappellaccisi è volutamente disinteressare ai bisogni di tutela del settore dei Beni culturali, lasciandolo marcire in totale stato di abbandono e indifferenti alle esigenze degli occupati del momento, dei suoi precari, dei suoi disoccupati e del fatto che questo settore può davvero generare nuova occupazione difendendo con essa, anche il valore identitario che i beni stessi rappresentano per noi;
Così come alla cultura sarda, nel rispetto delle regole del “dominio coloniale” si tagliano i fondi per la nostra lingua: elemento irrinunciabile della nostra identità;
Maa parte gli “imbrogli” di questa Finanziaria, torniamo sulle “risorse sottratte” dal Governo italiano. La contraddizione è la sudditanza di questa Giunta regionale di CD, spesso celata in modo subdolo dietro critiche degne di altri teatri ma non di quest’Aula, “fenomeni di isteria politica”, dichiarazioni gratuite e poco credibili di “voglia di Sovranità”, per non parlare delle parole gratuite e al vento sull’Indipendenza per la Sardegna , ovviamente senza rinunciare all’abbraccio fraterno con il governo romano e al ruolo che Berlusconi ha dato a questa Giunta di “liquidatrice” della nostra economia, identità e cultura. Se così non è attendiamo smentite.
Di fronte ad una situazione così drammatica e umiliante per la Nazione e per il Popolo Sardo, mi rivolgo al CD italiano e alle sue truppe coloniali che si definiscono “nazionalitarie” per chiedere quali siano le alternative che propongono per superare la crisi; come intendono impostare le relazioni con il Governo italiano a partire da oggi, con un governo straniero che violando ogni diritto e legge, passa sopra la stessa dignità istituzionale di questa Assemblea e di questo Governo, ignorando quanto previsto dallo Statuto del 48, mentre continua a sottrarre le nostre risorse indebolendoci ogni giorno di più.
Vorrei chiedere prima di tutto ai “nazionalitari” che hanno speso belle parole sulle Grandi Riforme istituzionali per poi far retromarcia sui valori di Nazione, di Sovranità e di Indipendenza su un Ordine del giorno… votato a maggioranza (esclusa la mia astensione dettata dalla preoccupazione).
Se non siete al servizio de is meris di Arcore, se avete veramente a cuore i bisogni e gli interessi della Nazione e del Popolo Sardo chiedete che ci vengano restituite le nostre risorse scippate.
Credo che noi dell’opposizione di CS e nazionalitaria, non abbiano problemi ad accompagnarvi a Roma per richiedere con forza che i nostri diritti vengano rispettati.
Presidente Cappellacci e Presidente Lombardo, questa determinazione per andare a Roma per esigere che i nostri diritti vengano rispettati, l’avete? Oppure ancora una volta chinate la testa ai voleri d’oltremare?
Di fronte a questo disastro, ciascuno di noi è chiamato a scelte di responsabilità e di coerenza verso i sardi e verso se stessi e a maggior ragione, chi nutre sentimenti indipendentisti non può esimersi dall’intraprendere una battaglia che inevitabilmente comporta un posizionamento non a fianco degli oppressori di turno ma frontale e contro.
Con le vostre dimissioni, se siete coerenti, imponete al Governo di CD italiano la restituzione del Governo dei Sardi ai Sardi.
Claudia Zuncheddu
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