Estonia: liberato Giulietto Chiesa – resta irrisolta la grave violazione della sua libertà e dei suoi diritti politici
A Giulietto Chiesa, uomo libero, intellettuale e lucido lettore dei mali della globalizzazione, va tutta la nostra solidarietà.
Le voci libere non sono mai tollerate da nessun tipo di sistema politico e ancor meno dai sistemi che nell’era della globalizzazione parlano di democrazia per poi immolarla sull’altare del profitto e della finanza internazionale.
I Popoli non hanno più nessuna possibilità di incidere sui loro destini economici e politici. Essi sono lasciati in balia dei padroni delle tempeste della globalizzazione mondiale, che li rende sempre più poveri e sudditi.
Quando la crisi economica arriva a piegare i Popoli, per prevenire la giusta ribellione, si restringono gli spazi di democrazia che divengono sempre più formali sino all’innescarsi della spirale della negazione della libertà e dei diritti con la repressione.
Gli spiriti liberi, come il giornalista ed ex europarlamentare Giulietto Chiesa, intellettuale noto per la sua capacità d’interpretare e divulgare le dinamiche e gli intrecci più oscuri dei grandi poteri che oggi decidono sul destino del Mondo, sono purtroppo esposti ad ogni tipo di azione repressiva.
La sua liberazione non è sufficiente per chiudere il caso. L’Italia, a prescindere dall’Europa, da Washington o dai neonazisti dei Paesi Baltici, deve pretendere che si faccia luce sul caso dell’arresto di Giulietto Chiesa. Quest’atto di repressione è secondo i “padroni” un monito per i “non allineati”. La libertà di pensiero e di espressione è un diritto inalienabile degli uomini. Il mondo politico italiano e la classe politica sarda, senza alcun tentennamento devono prendere posizioni chiare su quest’atto illiberale e repressivo.
Claudia Zuncheddu
SardignaLibera
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