Emergenze archeologiche a rischio in piazza Garibaldi
Interrogazione urgente
su
Grave rischio archeologico derivante dai lavori di “restyling” della Piazza Garibaldi
Premesso che
– Tra gli interventi di tipo urbanistico, previsti dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche, che il Comune di Cagliari intende avviare, è contemplato quello del “restyling” di Piazza Garibaldi;
– Tale intervento ha suscitato forti preoccupazioni fra movimenti ambientalisti, residenti del quartiere e non solo, in quanto comporterà, come si apprende dalla stessa relazione tecnica, uno stravolgimento della Piazza con gravi ripercussioni sia paesaggistiche, sia della conservazione del patrimonio archeologico E culturale di questa parte della città;
– Infatti, sebbene sia stata eliminata la parte del progetto che prevedeva un parcheggio sotterraneo, le operazioni previste, consistenti in demolizioni, scavi e rinterri; impianti fognari – acque bianche e nere; impianto idrico e impianto di irrigazione; impianto di illuminazione pubblica; pavimentazioni, cordonate e rivestimenti; impianti Telecom – Enel – Isgas – Ctm, sono comunque da considerarsi alquanto invasive e distruttive per quell’importante patrimonio archeologico della nostra città;
– Nel corso dei lavori della scuola Riva è stato rinvenuto un sarcofago di epoca romana, la cui presenza non esclude che nel sottosuolo di quest’area si trovino altre emergenze archeologiche, soprattutto nello spazio compreso fra la stessa scuola e la Piazza Garibaldi;
– A rafforzare tale ipotesi è il rinvenimento, avvenuto negli anni passati nella vicinissima via Sonnino durante interventi di opere pubbliche, di tombe di epoca romana presumibilmente riconducibili alla vasta necropoli di Bonaria;
– Inoltre è alquanto grave che proprio nella relazione tecnica manchi la pagina 3, dedicata a gran parte dei cenni storici del quartiere. Questi, infatti, si interrompono misteriosamente alla pagina 2, che tratta della localizzazione della Piazza nella città di Cagliari, e riprendono a pagina 4 con le conclusioni circa i rifacimenti operati a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale;
– L’assenza di tale pagina è giustificata nello stesso documento in tal modo: “La pagina 3, per ora, non è disponibile (manca dalla versione cartacea a nostra disposizione)”. La misteriosa e grave omissione di una parte importante del documento riguarda evidentemente importanti cenni storici relativi al periodo a cui risalgono i rinvenimenti archeologici a cui si accennava sopra;
Preso atto che
– Gli stessi tecnici del Comune hanno certificato che “la piazza si presenta attualmente in condizioni di conservazione pessime, ed il senso di abbandono e di incuria che si prova è elevato”. Con tale certificazione gli stessi Uffici comunali denunciano le responsabilità di quest’amministrazione nel non aver garantito nel tempo le dovute opere di ordinaria e straordinaria manutenzione, negando in tal modo il decoro e la fruibilità per residenti e frequentatori;
– Nel “Progetto esecutivo per i lavori di manutenzione straordinaria della Piazza Garibaldi” sono previste infatti operazioni che implicheranno un notevole coinvolgimento del sottosuolo;
1) Quella che è definita “ particolare e complessa lavorazione” che dovrà essere effettuata per la“ […] cavatura di tutti gli alberi di Ficus retusa ed alla loro sostituzione con altri di specie diverse”, si riferisce ad alberi che sviluppano radici possenti e contorte che complicherebbero inevitabilmente le operazioni di cavatura;
2) La realizzazione di “un nuovo impianto d’irrigazione automatizzato; con settori irrigui per irrigatori statici ed altri ancora per irrigatori ad ugello tipo “Bubbler”. L’acqua verrà somministrata attraverso un’apposita elettropompa sommersa posizionata all’interno di una cisterna d’accumulo sotterranea”. Si tratta di un’opera di scavo che richiederà necessariamente un’invasività nel sottosuolo non indifferente;
3) Il ripristino dei servizi igienici posti sotto la balconata, sicuramente comporterà imponenti lavori murari e idraulici, come costruzioni di fognature e posa di tubazioni sotto terra finalizzate al risanamento e all’adeguamento alla normativa vigente degli attuali servizi;
4) I lavori di pavimentazione
– Il progetto (che secondo il “Quadro Economico” allegato al progetto esecutivo prevede un impegno economico pari a ben 1.187.850,87 Euro), sempre secondo i tecnici comunali, è ispirato “da un rilievo accurato della piazza e da un’attenta osservazione delle abitudini e delle esigenze degli abitanti del quartiere, dei frequentatori occasionali e non, considerando anche la spiccata vocazione commerciale della zona”;
– In tali dichiarazioni, gli “Uffici competenti” mentre denunciano lo stato di abbandono del patrimonio storico e identitario della piazza, in modo contradditorio decretano la “spiccata vocazione commerciale della zona”;
Tutto ciò premesso,
si interrogano il Sindaco, l’Assessore ai lavori pubblici e tutti gli Assessori competenti per sapere
1) Se siano a conoscenza delle emergenze archeologiche rinvenute nell’area compresa intorno alla Piazza Garibaldi e la Scuola Riva;
2) Per quale ragione la figura dell’archeologo non sia contemplata tra quelle che compaiono nel progetto esecutivo al fine dell’elaborazione di una relazione scientifica che comprovi la sterilità stratigrafica dell’area oggetto dei lavori;
3) Se prima dell’approvazione del progetto sia stata prevista ed eventualmente effettuata l’indagine archeologica preventiva come stabilito dalla legge 109/2005 (già D.L. 65/2005), dall’articolo 28, comma 4, del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e delle disposizioni della legge 11 febbraio 1994, n.109 “Legge quadro in materia di lavori pubblici”;
4) Se non ritengano urgente, in un territorio elevatamente sensibile a livello archeologico come quello Cagliaritano, applicare la normativa vigente in materia di lavori pubblici.
Cagliari, 19 Luglio 2010
Claudia Zuncheddu
Massimo Zedda
Radhouan Ben Amara
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