Emergenza domu in Casteddu
Po s’impoporimentu de sa genti, i disisperausu ki tenenti abbisongiu de sa domu funti sempri de prusu. Ma in su Consillu de Casteddu, no s’arrejonada po fai “politica”. Fai politica olli nai “amministrai su beni de sa collettividadi”, ma custu “sentimentu” esti abarrau serrau in librusu de filosofia e no debidi bessiri.
Funti in medasa a cunfundi su Consillu Cumunali cun d’una piola (mancai de sa Marina, biu ca esti accanta) innui passai su tempusu fendi is “orerisi”.
Oggi l’economia sarda e italiana, per i processi di globalizzazione in corso, si trova in un momento di “tiepida uscita” da fenomeni di recessione e di stagnazione; sono fenomeni che hanno generato la grande povertà che è sotto gli occhi di tutti. Di conseguenza è inevitabile che per strati sempre più ampi di popolazione, il diritto alla casa sia negato e destinato ad un’inesorabile crescita.
Da qui la necessità di un rilancio di un piano per l’edilizia economico-popolare e comunque convenzionata che consenta ai numerosissimi cittadini in difficoltà di acquisire concretamente questo diritto primario.
Nella riunione di Consiglio (precedente a quella andata deserta) emerge che per i nostri concittadini
– non sia possibile recuperare spazi abitabili all’interno del ricco patrimonio immobiliare comunale;
– non è possibile costruire su “aree libere” all’interno della città (e perché no?);
– non è naturale ospitare nuclei familiari all’interno delle scuole seppur in stato di abbandono.
Tutto richiede tempi lunghi. Tutto è difficile e inattuabile, intanto i fondi finanziari esistenti, rischiano di tornare indietro inutilizzati.
Ma la soluzione non solo è possibile, essa è facile e veloce. Se c’è la volontà politica basta investire i fondi disponibili nell’acquisto di appartamenti dal “florido” mercato immobiliare.
COMUNICATO STAMPA su “emergenza casa” – La casa a chi interessa?
Mercoledì 24 Ottobre è saltata la riunione di Consiglio Comunale per mancanza di numero legale. Gran parte dei consiglieri del CD non si sono presentati in aula.
Il tema impellente della riunione riguardava “l’emergenza casa” in città. Un’emergenza che colpisce non solo chi non ha la casa e che per disperazione occupa un tetto o dorme in macchina, ma chiama in causa tutta la politica comunale svolta su questo tema dalle Giunte e Maggioranza di CDsuccedutesi in questi ultimi decenni.
Vittima di questa politica sono anche tutti coloro che hanno contratto dei mutui per l’acquisto della casa pagando a peso d’oro il mq, e ritrovandosi, nel bel mezzo di questa crisi economica a non poter mantenere gli impegni presi e vivendo l’incubo del pignoramento e dello sfratto.
Per non parlare dei giovani e dei precari che sono totalmente esclusi dal diritto a questo bene primario che come in tutte le società civili dovrebbe essere un diritto come quello al lavoro, alla salute e all’istruzione.
Ma questi temi non interessano a questa maggioranza di centro-destra? Un comune virtuoso, politicamente identificato, dovrebbe urgentemente programmare e garantire ai sempre più ampi strati della popolazione esclusa il diritto alla casa.
A questa maggioranza manca la volontà politica di una seria analisi e indagine del ricco patrimonio edilizio del Comune e di come poter celermente verificare l’opportunità di usarlo per far fronte all’emergenza.
Manca un piano per l’edilizia economico-popolare sovvenzionata anche da Ente Pubblico, e nell’emergenza la volontà di trovare “soluzioni tampone” al problema, non escludendo, visto che i fondi esistono, anche di valutare la possibilità di immediato acquisto di unità abitative nei vari quartieri della città, a prezzo concordato con i costruttori privati, senza lasciarsi strozzare dal mercato volutamente drogato.
Non vi sembra che questi temi non fossero degni di dibattito nella riunione diConsiglio O forse parliamo di fantascienza? Che ognuno di fronte ai cittadini abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità per questa, pur minima, occasione perduta per dare una risposta.
Claudia Zuncheddu
Consigliera Psd’Az
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