…PER I TAGLI NON ALLA DEMOCRAZIA MA AI “COSTI DELLA POLITICA”
ATTENZIONE AGLI INGANNIVogliono eliminare le rappresentanze politiche delle nostre minoranze in favore del “BIPOLARISMO” verso il “BIPARTITISMO perfetto”.
Consiglio Regionale
Seduta antipomeridiana del 29/09/2011
Prosegue il dibattito in Consiglio regionale sul Testo Unificato n. 1-7/Naz/A
La proposta di legge bi-partisan (CD e CS) nasce demagogicamente sulla scia della necessità di abbattere i costi della politica, ma di questa necessità in un momento particolarmente critico per i sardi, nessuno parla. Tutti “la girano pericolosamente sul numero dei consiglieri” per non affrontare il problema reale. La mia proposta di legge sui TAGLI A TUTTI GLI STIPENDI, PRIVILEGI e SPERPERI all’interno della complessa macchina regionale, dei suoi ASSESSORATI, ENTI, AGENZIE, FONDI A DISPOSIZIONE dello stesso presidente della Regione etc. etc. è stata ignorata e boicottata dalla Commissione Autonomia. Infatti la Commissione ha portato in Aula il Testo Unico (sintesi delle due proposte sulla riduzione del numero dei consiglieri) tutt’altra storia!!!!
Tracce mio intervento
Voterò contro questa “legge-farsa”.
Denuncio che a tutt’oggi la mia richiesta, fatta al presidente della I Commissione, per conoscere le ragioni per le quali la mia proposta di Legge sull’abbattimento reale dei costi globali della politica non sia stata presa in considerazione, non ha avuto risposta.Questo è un atto grave contro il rispetto della parità nell’applicazione delle regole democratiche in Consiglio e in Commissione Autonomia.
Sulla legge bi-partisan, che confonde volutamente i “tagli dei costi della politica” con la “riduzione numerica dei consiglieri” e quindi con un “taglio alla democrazia”, penso che il contendere non debba essere il suo emendamento o il ritorno in Commissione, ma questa proposta di legge, in un unico articolo, è da bocciare integralmente perché è in totale contrapposizione alla storia politica e alle diversità espresse dalla Nazione Sarda. Questa Legge viola il diritto di tutela e di rappresentanza delle minoranze politiche, inoltre non contempla alcuna riduzione reale dei costi e dei privilegi di tutto l’apparato della politica.
Di fatto questa proposta bi-partisan, è un tentativo maldestro di eliminare le rappresentanze scomode, cioè quelle delle minoranze politiche, per creare una ristretta “super-casta” di onorevoli su cui accentrare ulteriormente il potere decisionale e politico in ossequio allo Stato Italiano.
Questa proposta non tiene conto delle forti sollecitazioni popolari come le migliaia di firme raccolte in Sardegna negli anni scorsi a supporto della richiesta di abbattimento dei privilegi della “casta” e di tutta la macchina regionale.
Così come oggi è stato evidenziato in vari interventi il disprezzo per la c.d. “Piazza” e quindi per le rivendicazioni popolari.
Dietro la proposta bi-partisan del centro-destra e del centro-sinistra si nasconde un feroce attacco alla democrazia e al sistema proporzionale, sposando in concreto il “bipolarismo” della peggior politica italianista che delegittima lo spirito dello Statuto del 48 e non risponde alle richieste e ai bisogni dei sardi. L’aspirazione di questa legge verso il “bipolarismo” e il “bipartitismo perfetto” nega la diversità e la ricchezza della nostra storia, oltre a non prevedere alcuna riduzione degli alti costi che i sardi devono garantire all’apparato regionale, un apparato deputato al controllo e alla gestione del bene delle nostre collettività… se non fosse al servizio di tutt’altri interessi.
Claudia Zuncheddu
Consigliera regionale Indipendentistas
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