“Doppia preferenza di genere” passa in I° Commissione. Non bastano le promesse.
Ci vogliono atti concreti e non promesse.
Siamo lieti che la 1° Commissione Regionale, bontà sua, abbia preso atto che nel Consiglio della Regione Autonoma della Sardegna su 60 consiglieri solo 4 siano donne e quindi abbia licenziato la proposta sulla doppia preferenza di genere con l’auspicio che arrivi in Aula prima che finisca la Legislatura. Non vorremmo che fosse il solito specchietto per le allodole per certe forze politiche viste le imminenti consultazioni elettorali.
Per scaramanzia va ricordato che nella precedente Legislatura fu proprio l’Aula a bocciare l’emendamento sulla doppia preferenza. In quell’occasione dai “muretti a secco”, quindi con richiesta del voto segreto, una parte del centro sinistra, quella che di fronte alla stampa si bracciava maggiormente in difesa dei diritti delle donne, votò decisamente contro insieme a tutto il centro destra.
E’ necessario metter mano alla Legge elettorale Regionale che a tutt’oggi, disattendendo le promesse fatte in campagna elettorale, non solo non è stata affrontata prioritariamente ad inizio Legislatura come garantito dai politici che oggi siedono sui banchi del Consiglio, ma ormai ci si avvia alla fine della Legislatura nell’imbarazzante silenzio generale e con una dubbia promessa sulla doppia preferenza di genere.
La beffa per i sardi è che la Legge elettorale Regionale rischia di essere usata come ennesimo cavallo di battaglia per le prossime campagne elettorali.
E’ gravissimo che a tutt’oggi la società sarda non sia stata dotata di uno strumento democratico che le garantisca un’equa rappresentanza con tutte le sue formazioni politiche, costituite da donne ed uomini, che sono fuori dalle logiche dei due blocchi di centro destra e di centro sinistra.
Questo è un sintomo di quanto il sistema politico sardo necessiti di un cambiamento radicale.
Sardigna Libera
SardegnaReporter: Sardigna Libera: Doppia preferenza di genere “troppe esultanze”
La nuova Sardegna: Zuncheddu al Consiglio: modificare la legge elettorale:
CAGLIARI. «Attenzione alle eccessive esultazioni per la doppia preferenza di genere». Ad affermarlo dopo il via libera della Commissione è Claudia Zuncheddu, leader di Sardigna Libera. «Non vorremmo che fosse il solito specchietto per le allodole per certe forze politiche viste le imminenti consultazioni elettorali – sostiene –. Per scaramanzia va ricordato che nella precedente legislatura fu proprio l’aula a bocciare l’emendamento sulla doppia preferenza. In quell’occasione dai muretti a secco, col voto segreto, una parte del centrosinistra, quella che si sbracciava in difesa dei diritti delle donne, votò decisamente contro insieme a tutto il centro destra. È necessario metter mano alla legge elettorale regionale che a tutt’oggi, disattendendo le promesse fatte in campagna elettorale,
non solo non è stata affrontata prioritariamente ad inizio legislatura come garantito dai politici che oggi siedono sui banchi del Consiglio, ma ormai ci si avvia alla fine della legislatura nell’imbarazzante silenzio generale e con una dubbia promessa sulla doppia preferenza di genere». Cagliari 1-10-2017
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