“ La Via del pecorino romano in Africa” e “Come sono buoni i bianchi”
Consiglio Regionale 11/11/2011
Alcuni “emendamenti-test” del pericoloso DL 186/A
Art. 1-bis – Em. 20 della Giunta
Programma di aiuti alimentari a favore dei Paesi in via di Sviluppo
“ La Regione eroga la somma di euro 6.000.000 nell’anno 2011 per il finanziamento degli interventi a favore dei Paesi in via di sviluppo… consistente in fornitura di formaggi ovini DOP prodotti in Sardegna”.
Art. 1-bis – Em. 45 della Giunta
“oneri derivanti per il funzionamento dell’Osservatorio… 300.000 Euro annui a decorrere dal 2011…”.
Dichiaro il mio voto contrario all’emendamento 45 che propone nuove coperture finanziarie a favore dell’”Osservatorio del latte ovi-caprino” già esistente all’interno di LAORE, di cui farebbero parte Enti vari compresi i “Consorzi di tutela”.
Per tale Osservatorio la RAS ha già “sperperato” ingenti finanziamenti senza che questo abbia mai funzionato, infatti a tutt’oggi non è in grado di fornire alcun dato su produzione, allevamenti, giacenze di “pecorino romano” (di cui dovremmo sapere se sono reali, dove sono e a quanto ammontano). Senza dati certi di che cosa si vuol parlare? Questo emendamento è l’ennesimo “alibi” per continuare a finanziare il Consorzio del latte: una sorta di srl, non contemplata dalle stesse norme dettate dalla Comunità Europea.
Il “buio sospetto” che si cela dietro tutti gli emendamenti, mi ha indotto paradossalmente a “votare in solitudine” contro l’em. 20 della Giunta sul Art. 1-bis:
Programma di aiuti alimentari a favore dei Paesi in via di Sviluppo…
Si riferisce al pecorino romano. Ho votato contro perché, a parte l’incertezza sulle reali giacenze di pecorino romano (di cui nulla si sa), si tratta di un formaggio assolutamente inadeguato ai bisogni alimentari delle popolazioni dei Paesi cui sarebbe rivolto, così come tutti sappiamo che la carne di suino non è adeguata all’alimentazione nei Paesi arabi, non per questioni religiose né culturali, ma per cause strettamente ambientali e climatiche. Si pone quindi un problema serio di conoscenza dell’Igiene dell’alimentazione, da cui la Giunta non può prescindere nel momento in cui stanzia sei milioni di Euro solo per il 2011, per l’acquisto del pecorino romano dagli industriali (?)… per poi spedirlo ai popoli del Sud del mondo. Progetto inverosimile.
Inoltre, l’ass. Prato non esplicita i criteri e le modalità di trasferimento del pecorino romano dalla Sardegna ai luoghi di consumo, con i controlli che garantiscano il raggiungimento dell’obiettivo.
Quali sarebbero i passaggi per raggiungere il consumatore in Africa; Se attraverso i governi locali; Se con distribuzione diretta da parte degli assessori, che affrontano la transahariana con i camion carichi di formaggi (duri e salatissimi) guidati da questa “Giunta sarda maschia…”.
La c.d. “Via del pecorino romano in Africa” potrebbe giusto essere il titolo di un film, le cui scene da simulare ovviamente in “casa sarda”, dove il pecorino romano (sempre che ci sia) tornerebbe nei circuiti industriali magari per essere grattugiato, miscelato e rivenduto a noi sardi stessi e immesso nei circuiti del mercato a gonfiare quei Profitti antagonisti alle emergenze dei nostri pastori.
Il “buonismo” della Giunta deve insospettire tutti, non solo chi conosce certe dinamiche degli aiuti alimentari nei Paesi in via di sviluppo. L’impraticabilità della proposta dell’emendamento cui personalmente ho votato contro, fa sorgere il dubbio sull’ennesima operazione finanziaria a favore dei soliti noti che in Sardegna hanno portato i pastori alla disperazione e al fallimento. Sulla grottesca proposta ha votato a favore il CD con l’astensione delle opposizioni e con il mio voto contro. Il film “Come sono buoni i bianchi” di Marco Ferreri sarebbe stato illuminante per l’ass. Prato e per tutta la Giunta Cappellacci , la quale sicuramente si sarebbe ben guardata dal proporre imprese furbe e incontrollabili “out-door”. Il film di Ferreri li avrebbe portati ad orientarsi magari verso altri lidi e alibi, forse più credibili e meno offensivi innanzitutto per l’intelligenza dei sardi.
Questo emendamento ha l’imprimatur degli amici del quartierino.
Claudia Zuncheddu
Consigliera Regionale Rossomori
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