Discarica Di Canaglia: Quale Verità?
Consiglio Regionale della Sardegna
XIV Legislatura
Interrogazione Zuncheddu con richiesta di scritta sul sospetto di inquinamento ambientale e del notevole intensificarsi del traffico dei mezzi da e per la discarica di Canaglia e Scala Erre nel Comune di Porto Torres
Premesso che
– in questi ultimi mesi, sono pervenute testimonianze sempre più frequenti e allarmanti da parte degli abitanti residenti nell’area intorno alla discarica di Canaglia, nel comune di Porto Torres, con particolare riferimento alla zona “Montiferru”, a causa dell’intensificarsi del traffico di camion diretti alla discarica;
– è stato infatti appurato dalle popolazioni residenti che ormai da qualche mese il traffico da e per la discarica è aumentato enormemente: i mezzi transitano nell’area a ogni ora del giorno, fra l’altro a velocità sostenuta, creando pericoli non indifferenti alle persone che transitano nella zona e, soprattutto, rischiando incidenti con conseguente perdita di materiali pericolosi;
– recentemente, verosimilmente nella notte compresa fra giovedì 24 e venerdì 25 Novembre 2011, uno degli automezzi che operavano nell’area, ha perso materiale nel tratto di strada compreso tra la discarica di Scala Erre e Canaglia;
– la mattina di sabato 26, diverse persone residenti nella zona hanno segnalato di aver ritrovato, lungo quelle stesse strade, operai muniti di tute, guanti e maschere, che bonificavano il terreno a bordo strada;
– alla richiesta di spiegazioni da parte dei residenti circa l’accaduto e soprattutto alla pericolosità del materiale, gli operai si sono mostrati da principio piuttosto reticenti e hanno minimizzato sull’accaduto;
– solo dopo ulteriori richieste questi hanno ammesso che il materiale caduto dal mezzo erano fanghi di depurazione che, a detta degli operai, non costituivano pericolo per le persone che potevano essere esposte al contatto;
Preso atto che
– in base alle testimonianze riportate dai residenti è stata fatta una segnalazione circa l’incidente ai carabinieri del NOE, i quali hanno effettuato dei rilievi sui fanghi in questione;
– ciò nonostante, la popolazione non ha mai ricevuto ulteriori informazioni sul’accaduto, né tantomeno sulla effettiva natura del materiale smarrito dal mezzo(non è da sottovalutare il fatto che le discariche in oggetto, infatti, siano spesso balzate “agli onori della stampa” per sospetti su sostanze e materiali tossici e nocivi sia per la salute dei cittadini che per l’ambiente);
– le preoccupazioni dei residenti sono giustificate visti i frequenti allarmi circa le attività ancora poco chiare emerse a seguito delle denunce sulle irregolarità con cui sono state effettuate le operazioni di trasporto e smaltimento materiali e rifiuti dell’ex Arsenale di la Maddalena e diretti alle discariche di Scala Erre e Canaglia(operazioni che hanno fatto emergere la presenza di sostanze quali amianto, mercurio, idrocarburi, arsenico, cadmio, piombo, rame: elementi fortemente inquinanti per l’ambiente e incompatibili per la salute delle popolazioni);
– inoltre, nella zona in cui è avvenuto l’incidente risiedono diverse famiglie, compresi bambini, per i quali sarebbe doveroso e opportuno da parte di chi ha effettuato i rilievi e delle istituzioni locali provvedere ad informare la popolazione, anche per capire quali siano i comportamenti da seguire a seguito del contatto con materiali potenzialmente pericolosi, irritanti e simili e al fine di evitare allarmismi inutili fra i residenti e in generale chi opera in quell’area;
Constatato che
– già precedentemente si sarebbero verificati altri episodi di smaltimento di rifiuti tossici, tutti riportati dalla stampa (non solo locale e regionale) come per esempio quello accaduto nell’autunno del 2007, quando un carico di polveri contenti isotopi di Cesio 137 stava per sbarcare a Porto Torres con un traghetto proveniente da Genova, oppure quello risalente al 2008, quando furono bloccati duecento carichi di detriti e rifiuti provenienti dalle demolizioni dell’Arsenale de La Maddalena e destinati proprio alle discariche di Scala Erre e Canaglia ( ancora, la stampa più recente ha portato alla ribalta lo scandalo dello sbarco a Portovesme di tre camion carichi di scorie provenienti da Brescia: 70 tonnellate di rifiuti radioattivi bloccati prima di entrare in lavorazione);
Si interroga il Presidente della Regione e tutti gli Assessori competenti per sapere:
– se siano a conoscenza dei fatti descritti in premessa;
– perché la popolazione non sia stata opportunamente informata circa l’accaduto e soprattutto perché non siano state date informazioni chiare circa la natura e la provenienza del materiale smarrito dal mezzo;
– se corrisponda al vero che si tratti di fanghi, così come comunicato dai carabinieri ai residenti della zona;
– nel caso questo corrisponda al vero, sapere che origine abbiano questi fanghi, da dove provengano;
– quali siano le iniziative che hanno intrapreso o intendano intraprendere per provvedere ad informare sull’accaduto le persone che risiedono ed operano nell’area interessata;
– quali modalità abbiano predisposto per l’informazione ordinaria dei residenti, ovvero se via sia un ufficio competente sul territorio al quale questi possano rivolgersi per avere e/o chiedere tutte le informazioni che ritengano opportune sulle attività delle discariche e per denunciare le eventuali irregolarità o incidenti come quello accaduto fra la notte del 24 e 25 Novembre c.a.
Cagliari, 16/12/2011 Claudia Zuncheddu
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