Ma e ita esti succedenti in sa cuscientzia de is cumpangiusu de amanca de su Consillu de Casteddu?
No perdu tempusu a pensai ita esti sa “Destra”. Est’atra genti, chi castiada su mundu cun atrusu ogusu. Scieusu chini funti e no perdeusu tempusu (chi no esti necessariu a du fai), a su contrariu mi preocupada meda cussu chi esti succedenti a amanca.
Candu s’arrescionada de sa SARAS, giustu po nai una cosa, no si cumprendidi prusu is “sentimentu de amanca”.
No cumprendu ita is partidusu “romanusu” de amanca anti cumbinau cun is meris. In s’attobiu de su Consillu de oi, n’c’esti stau un amesturu de is sentimentusu e de is pensamentusu de destra e de amanca.
Adessi totu “politica sindacale?”
E’ SIGURU CA NOSU TENEUSU ABBISONGIU DE SU TRABALLU, MA CHI SIADA TRABALLU IN LOGU LIMPIU POITA SA VIDA DE SA GENTI, DE SU MARI, DE S’ARIA E DE SA TERRA NOSTA ESTI STADA SEMPRI LIMPIA E CUSTU NO TENIDI PREZIU.
Come si può ignorare l’inquinamento marino sotto gli occhi di tutti?
Come si può fingere di niente di fronte all’alta concentrazione di malattie neoplastiche fra lavoratori e abitanti della zona adiacente l’industria Petrolchimica? Le allergie, le malattie respiratorie, l’asma bronchiale nei bambini.
E immoi contu “sa miseria” de is arrexonamentusu in su Consillu de Casteddu.
CONSIGLIO COMUNALE del 21/09/07
E’ inammissibile che una riunione di Consiglio della prima città della Sardegna inizi quasi con un’ora di ritardo all’insegna dell’assenteismo e del disinteresse.
Dei cinque punti all’Odg, l’ultimo riguarda la mozione relativa all’impianto SARAS presentata dal consigliere di maggioranza G. Adamo, con la quale si richiede che il 10% dell’Accisa resti nelle casse sarde.
Vista l’importanza del tema e non essendo d’accordo sul voto immediato, ho chiesto di intervenire sostenendo la necessità di sviluppare un dibattito approfondito prima di dar avvio alla votazione.
Non si può continuare ad affrontare i grandi temi che riguardano la Sardegna, la salute della collettività cagliaritana e di tutto il golfo, la difesa dei beni ambientali e dell’occupazione come “temini superficiali da seconda elementare” o votando subito nell’inconsapevolezza generale.
Così pure è ora di smetterla con il metodo della “simulazione” dei dibattiti nell’aula semivuota del Consiglio, dibattiti sterili che non approdano mai ad una conclusione e nella totale mancanza di coinvolgimento di tutte le forze consiliari.
Pur condividendo l’ispirazione della mozione presentata, la quale propone che una certa percentuale dell’ACCISA resti nelle casse della Sardegna (magari da destinare allo sviluppo dell’occupazione giovanile come contropartita al rischio ambientale), ritengo grave che l’aula consiliare esprima il proprio voto senza prima ampliare i termini del dibattito.
La mozione è insufficiente e come al solito non fa emergere le responsabilità sia della Saras che degli Enti Pubblici.
Ritengo che la SARAS sia divenuta un grande patrimonio dell’economia sarda, per cui a maggior ragione, alla luce dell’inquinamento generato dalla sua permanenza nel territorio e dal traffico marittimo conseguente, deve farsi carico della bonifica dell’ambiente: terra, aria e acqua.
Così come è necessario che tutti i comuni del golfo di Cagliari e gli Enti Provincia e Regionecostituiscano una commissione permanente, per il monitoraggio dello stato di salute ambientale del golfo, del territorio e delle popolazioni che ricadono nella sfera dei pertinenza della SARAS.
E’ doveroso che si trovino forme di defiscalizzazione per i residenti come momentaneo e parziale risarcimento del danno ambientale: formule già sperimentate con successo in altre regioni italiane.
Non è una novità che per i sardi oltre al danno ci sia pure la beffa, come ad esempio imporre il pagamento del carburante a prezzo pieno. Ma in tutti i “sistemi coloniali” questa è la norma. Ed è su questo che noi sardi dobbiamo ragionare.
Purtroppo c’è “una certa sinistra” che sostiene che prima di discutere di questi temi, “essendo noi tutti impreparati”, sia il caso di invitare all’interno del Consiglio, “personaggi esperti della SARAS – quelli che se ne intendono davvero e che ci dicano qual’è la verità a cui attenerci”!!!!!!
In questa schizofrenia politica le correnti si invertono e paradossalmente, si leva una voce dal Centro Destra che ricorda:
“Già, gli ‘esperti della Saras…’, proprio come i ‘grandi esperti’ che vennero in Consiglio a illustrarci scientificamente i processi attraverso i quali la sabbia del Poetto, dopo il grande disastro, sarebbe tornata ad essere come prima. E allora gli esperti della Saras che se ne stiano dove sono”. !!!
Che pensare? Le destre giocano a declinare le responsabilità sul disastro del Poetto? Improvvisamente sono diventate sensibili all’ambiente mentre una parte della sinistra in nome dell’occupazione abbraccia ogni sorta di porcheria invocando che is meris della Saras ci illuminino?
TENEUSU NECESSIDADI DE TRABALLU E DE RISPETTU PO SA VIDA DE IS OMINIS E DE IS LOGUSU. Non possiamo permetterci di tirar su una generazione di bambini destinati a non raggiungere i 40 anni.
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