Costi della Politica – Cronaca di un lungo e demagogico misfatto
Consiglio regionale Seduta di sabato 01/09/2011
Testo Unificato n. 1-7/Naz/A
Sulla riduzione del numero dei consiglieri regionali da 80 a 50
Questa è una legge, così paradossale, che gli stessi promotori di Centro-Destra e Centro-Sinistra, dopo le vicissitudini in Aula, l’avrebbero disconosciuta volentieri.
Prima della votazione il CS al completo (Sel, PD, Pdc, IdV) ha abbandonato l’Aula e i suoi “partner occasionali” del CD, con i quali ha partorito la “legge-mostro”. Assente, per dissenso politico, anche il gruppo dei Riformatori.
Dell’opposizione solamente la sottoscritta “Indipendentistas”, che ha combattuto, per tutto il tempo in solitudine, contro quel testo bi-partisan, opta per continuare l’attacco politico contro questa legge in Aula.
Il contendere quindi non può essere certo il come procedere, ma la sonora bocciatura dei principi che l’hanno ispirata.
Questa Legge inganna i sardi non entrando assolutamente in merito ai costi della politica e ai tagli dei privilegi, ma propone una “super-casta”, con la sola riduzione del numero dei consiglieri, non controllabile su cui accentrare ancora più potere politico e privilegi.
Contrariamente a ciò, sostengo che i “palazzi del potere” debbano essere aperti alla massima partecipazione popolare e non solamente a un’èlite sempre più ristretta. Queste sedi decisionali, se vogliono essere veramente democratiche e popolari, devono essere aperte a tutte le idee e le rappresentanze che la società esprime, da associazioni, a comitati di cittadini, a movimenti che operano nel territorio su temi specifici etc. etc., per cui il problema non può essere esclusivamente di natura numerica. Con questa “partecipazione dal basso”, la gestione del “bene pubblico” e delle nostre collettività sarebbe sicuramente garantita e ne gioverebbe la qualità della politica.
Questo concetto di ampia partecipazione popolare, non può prescindere dall’abbattimento reale dei costi, dei privilegi, degli sprechi e degli abusi all’interno di tutta la macchina regionale.
La Commissione Autonomia (presidente Pittalis (PDL), vicepresidente Agus (PD),Steri (UDC), Greco (PDL), Campus (PDL), Cossa (Riformatori), Cuccureddu(MPA), Pitea (PDL), Giacomo Sanna (Psd’Az), Gian Valerio Sanna (PD), Soru(PD),Tocco (PDL), violando i diritti democratici del consigliere eletto dal popolo, all’interno della massima Assemblea dei sardi, ha scelto di portare alla discussione in Aula soltanto i due testi di legge del CD e del CS, entrambi centrati sulla riduzione del numero dei consiglieri, per giungere poi alla presentazione di un Testo Unico.
Con ciò la Commissione si è arrogata il potere di ignorare e far cadere la mia proposta legge (N. 206 “Norme per la riduzione dei costi della politica”) che, come quella sostenuta nel 2005 da 17.000 firme di sardi per l’abbattimento dei costi della politica, è finita miseramente chissà in quale discarica, intendevo dire …chissà in quale cassetto.
Votazione Seduta n° 257 del 01/10/2011
Numero legale 40
Votazione elettronica a scrutinio palese
Presenti 44
Votanti 41
– Contrari 1 (Claudia Zuncheddu)
– Astenuti 3(Cappelli API, Cuccureddu MPA e dalla Presidente del Consiglio)
– Favorevoli 40
Adamo – Artizzu – Bardanzellu – Campus – Cappai – Cherchi – Contu F. – Contu M. – De Francisci – Dessi – Diana M. – Floris R. – Gallus D. – Ladu S. – Lai – Locci – Maninchedda – Milia – Mulas – Murgioni – Obinu – Oppi – Peru – Petrini – Piras – Pitea – Pittalis – Randazzo – Rodin – Sanjust – Sanna G. – Sanna M. – Sanna P.Q. – Steri – Stochino – Tocco – Zedda.
Claudia Zuncheddu
Consigliera regionale – Indipendentistas
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