Confronto al Teatro Civico
A proposito del dibattito sull’11 Settembre.
Intervento di Claudia Zuncheddu.
La SARDEGNA è al centro della strategia della guerra.
Si usa il nostro territorio per le esercitazioni militari, per aggredire altri popoli e per far ammalare la nostra gente.
I governi italiani hanno sempre usato la Sardegna per saldare i loro debiti internazionali. Debiti come quelli nei confronti dell’America, debiti che non si estinguono mai!
Forse il senso dell’orgoglio e dell’autodifesa impone a molti sardi il rifiuto di un’”idea coloniale” che lo stato italiano ha creato per sfruttarci meglio. La colonizzazione militare della nostra terra ne è esempio eclatante, basti pensare che il 60% del demanio militare italiano èconcentrato…
…[div align=”justify”] in Sardegna: 24.000 ettari, di cui il 95% e cioè 21.316 ettari occupati da poligoni permanenti aerei, navali e terrestri (Capo Frasca, Capo Teulada, Quirra).
Poiché a qualcuno può sfuggire la caratterizzazione dei “poligoni permanenti”, ritengo importante precisare che si tratta di aree demaniali dove si svolgono concretamente le attività militari più devastanti, a più alto rischio e maggiore impatto ambientale. Si tratta di esercitazioni a fuoco, con uso di munizioni da guerra.
Nel nostro territorio è facile incontrare cartelli indicanti “zone interdette” o dichiarate “pericolose alla navigazione aerea e marittima”. Ebbene, sono i cartelli che indicano la presenza dei pericolosissimi poligoni permanenti.
La società civile sarda chiede il ripristino della legalità violata impunemente per 50 anni.
Basterebbe l’applicazione dell’allineamento in percentuale alla media italiana del demanio militare per determinare la liberazione automatica dei 21.316 ettari occupati dai tre poligoni permanenti: Capo Frasca, Capo Teulada, Quirra.
Noi sardi vogliamo che la nostra terra e le nostre acque occupate dai tre poligoni ci vengano restituite pulite e incontaminate, esattamente nello stato in cui erano quando ci sono state sottratte.
A questo proposito è stato appurato che a La Maddalena, nella base atomica americana, l’acqua radioattiva dei loro reattori veniva riversata in mare. La conseguenza è il riscontro di un’alta concentrazione di sostanze altamente tossiche come il Plutonio, il Torio radioattivo 234 e il Cobalto radioattivo,nelle acque antistanti la base.
In un clima di “sospettosa promessa”, di chiusura della base a La Maddalena, ci chiediamo: la bonifica delle acque di chi è competenza?
Dell’America? Dello Stato Italiano? O forse di noi sardi?
O forse “è meglio abbandonare tutto in questo stato e fingere di nulla?”
Il sindaco e lo stesso ministro della Difesa del governo italiano, ci tranquillizzano sostenendo che quelle acque non hanno bisogno di alcuna bonifica.
Voglio citare qualche dato sul disastro sanitario registrato in prossimità di aree militari e qualche esempio di stupidaggine come “giustificazione scientifica”:
Sull’alta e “misteriosa” incidenza dei LINFOMI NON HODGKIN (a La Madd./Quirra/Teulada) dove la concentrazione di Torio radioattivo 234 è 400 volte superiore alla norma, gli scienziati che hanno svolto gli studi per conto della Regione Sarda, pare che abbiano sentenziato che si tratta di una “malattia del benessere”. Ma l’economia sia della zona di Quirra che di Teulada, è notoriamente fra le più depresse.
TUMORI POLMONARI (La Madd/Quirra/Teulada)
– L’alta incidenza sarebbe attribuibile vagamente a “causa ambientale” ma quale?
MELANOMA (La Madd/Quirra/Teulada)
– Per l’abnorme casistica la colpa sarebbe del sole; ma da noi l’esposizione al sole è equa ovunque.
– Colpa delle industrie petrolchimiche; Ma dove sono?
– Sistemi di contraccezione. Ma se la maggiore incidenza si registra tra il sesso maschile, come qualcuno ha già fatto notare, allora la causa del melanoma è il preservativo?
LINF. DI HODGKIN (La Madd/Quirra/Teulada)
Ufficialmente “no comment”. Tutti tacciono.
E’ la saggezza popolare che formula la drammatica diagnosi:
“Sindrome del Golfo/Balcani/Quirra/La Maddalena”.
Alla luce della grave contaminazione ambientale a La Maddalena, è importante che venga avviata la negoziazione urgente con gli USA per:
– L’ immediato rilascio della base.
– L’eliminazione agenti patogeni .
– L’individuazione dei responsabili che devono pagare .
– La bonifica dell’Arcipelago .
E ITA NARADA SU GUVERNU NOSTU?
CONCLUSIONI:
E’ un dovere concorrere a liberare la nostra terra per liberare il mondo dall’oppressione e dalle ingiustizie.
Dobbiamo liberarci dalle convenzioni degli stessi partiti politici di appartenenza che spesso impediscono la creazione di movimenti di massa che nascono dalle reali esigenze della gente.
Partire dalla nostra identità e dalla nostra diversità, è l’unico antidoto contro la globalizzazione mondiale, inventata dai “soliti noti” per fregarci meglio.
Ci vogliono tutti uguali, ma ai livelli più bassi.
Noi vogliamo che i bambini sardi, africani e di tutto il mondo abbiano diritto ai massimi livelli dell’istruzione, della qualità della vita e della felicità.
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