Comunicato Stampa:”Sulla crisi industriale”
“Non si può affidare la difesa del pollaio alle volpi” Migliaia di operai del comparto industriale, metalmeccanico e chimico della Sardegna, che hanno manifestato oggi a Cagliari per la difesa del posto di lavoro e contro lo smantellamento del comparto chimico di Porto Torres, annunciato dall’ENI nei giorni scorsi, rappresentano la vera forza e la vera unità da cui bisogna partire per dire “no” ai diktat dell’ENI e del governo di Berlusconi che ne è il maggiore azionista, e che in Sardegna è rappresentato dal “governo amico” di centro destra di Cappellacci. La volontà unitaria delle forze politiche istituzionali nel manifestare la difesa degli interessi della Sardegna, ieri a Roma, non vuol dire esimersi dal giudicare l’operato della Giunta Cappellacci; giunta nata sulle “promesse elettorali di difesa dell’occupazione dal Sulcis a Porto Torres” e che sta cinicamente disattendendo giorno dopo giorno. Il presidente Cappellacci sta dimostrando, ancora una volta, di non avere ad oggi nessuna autonomia politica e nessuna credibilità e autorevolezza. Con i suoi “viaggi della speranza” a Roma dimostra sempre più di essere “telecomandato” da Berlusconi. La presidente del Consiglio Regionale Claudia Lombardo avrebbe fatto meglio a convocare la riunione straordinaria del Consiglio prevista per il 15 nel Petrolchimico di Porto Torres, per essere con gli operai e dare con ciò un concreto segnale di appoggio alla loro lotta e un monito all’ENI e al governo italiano di centro destra.I sardi stanno capendo, tristemente a proprie spese, che non si può più affidare la difesa del pollaio alle volpi. 40 anni fa il popolo di Orgosolo unito nel difendere i propri interessi: i diritti di pascolo delle terre di Pratobello e il loro uso, si oppose duramente all’occupazione militare di quelle terre, perpetuata dall’esercito e dalle forze dell’ordine. La lotta degli orgolesi uniti, non ebbe paura neanche dei blindati e dei cannoni, sventarono l’”operazione coloniale”, vinsero e oggi continuano ad usufruire liberamente dei pascoli di Pratobello che rischiavano di divenire un poligono di esercitazione per l’artiglieria italiana. Quei fatti ci devono far riflettere e da quella volontà di unità e di difesa dei propri interessi che deve riparte la voglia di vincere e di contare dei sardi nella costruzione del proprio futuro economico e del proprio destino politico.“Torrausu a su connottu”. Cagliari 10/07/2009 Claudia Zuncheddu – Consigliera RegionaleRossomori
Commenti