Compagnie Barracellari: la RAS si assuma le proprie responsabilità
SardignaLibera
Comunicato Stampa
La Giunta Cappellacci viola le Leggi che tutelano le Compagnie Barracellari mobilitate sugli incendi in corso nell’Isola. La Regione Autonoma della Sardegna si assuma le proprie responsabilità
In questi giorni centinaia e centinaia di ettari del territorio sardo vanno in fiamme, complice l’indifferenza, la disorganizzazione e i ritardi delle istituzioni regionali preposte.
A causa dello spopolamento delle campagne e con la crisi della pastorizia e dell’agricoltura, viene sempre più a mancare il controllo e la prevenzione nel nostro territorio e con esso la capacità di fronteggiare gli incendi, ormai sempre più frequenti e devastanti per il territorio, le popolazioni e le economie che vi insistono. Questa situazione è ancora più aggravata dallo stato di abbandono in cui le compagnie barracellari sono costrette dalla Regione Autonoma della Sardegna.
I barracelli da sempre in prima fila sia nella vigilanza del territorio che nel primo e importantissimo intervento sugli incendi, oggi sono totalmente privi dei mezzi essenziali, delle dotazioni di sicurezza che gli permettono di intervenire e affrontare efficacemente gli incendi, così come sono privati dei controlli sanitari previsti dalla Legge per l’idoneità.
A tutt’oggi si sono rivelati inutili i tentativi presso gli assessorati competenti, compreso quello alla Sanità, per l’applicazione della Legge Regionale n. 12 del 30 giugno 2011 che prevede: “Al fine della necessaria operatività, i componenti delle compagnie barracellari e delle associazioni che svolgono attività di tutela ambientale in regime di convenzione con le pubbliche amministrazioni sono sottoposti, a carico del sistema sanitario regionale, agli accertamenti obbligatori di idoneità”.
Così come per lo svolgimento del servizio antincendio le Compagnie barracellari non beneficiano, come previsto dalla Legge 25/88 di veicoli, attrezzature e dispositivi di protezione individuale indispensabili.
Nonostante privati dei diritti previsti dalla Legge, le compagnie barracellari in Sardegna continuano a operare con spirito di abnegazione e di servizio per le comunità in condizione disperate, per salvaguardare e difendere la propria terra mettendo a repentaglio la propria incolumità fisica.
Tutto ciò per frenare gli incendi e i conseguenti processi di desertificazione che predispongono il territorio sardo ad usi contrari alla vocazione naturale del nostro ambiente.
Claudia Zuncheddu
Sardigna Libera
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