Claudia Zuncheddu, Rossomori: “E’ un problema di volontà politica”
Articolo pubblicato su L’ Unione Sarda del 22/01/2010
La replica a Sanna (Psd’Az): non c’è voce per i sardi liberi
«Non credo che il problema della scarsa presenza sarda nel governo guidato da Silvio Berlusconi dipenda da fattori numerici».
Sulle dichiarazioni di alcuni esponenti della coalizione di centrodestra (Bruno Murgia, deputato del Pdl, e Giacomo Sanna, consigliere regionale del Psd’Az) per garantire un migliore rapporto fra Governo italiano e le emergenze della Sardegna, interviene Claudia Zuncheddu, consigliere regionale del gruppo Comunisti-La Sinistra Sarda-Rossomori.
MURGIA E SANNA Il deputato Murgia, con un recente comunicato, è stato categorico: «Subito un sardo nel governo». Le grandi vertenze, alcune rimaste irrisolte nel confronto con lo Stato, generano un interrogativo obbligato: una più massiccia presenza a Palazzo Chigi di eletti dai sardi, o nominati dal premier ma in arrivo dall’Isola, garantirebbe un rapporto migliore fra il governo nazionale e le emergenze della Sardegna?
Per Giacomo Sanna, «i motivi della scarsa rappresentanza dell’Isola a Palazzo Chigi li conosce solo il presidente del Consiglio, ma è palese che una nostra rappresentanza più forte sarebbe un elemento importante», ha detto in un’intervista rilasciata aL’Unione Sarda . «Tuttavia, non so quanto cambierebbe lo scenario. Abbiamo avuto diversi rappresentanti sardi al governo, che hanno portato a risultati non sempre positivi».
L’INTERVENTO Claudia Zuncheddu sostiene «che non si tratta di un problema numerico». Il consigliere regionale Giacomo Sanna, presidente del Psd’Az, lamenta che «nell’esecutivo nazionale mancano esponenti sardi». «Se si riferisce alla Sardegna», dice Claudia Zuncheddu, «come logicamente dovrebbe essere per un sardista che si proclama indipendentista, ha perfettamente ragione, infatti nel governo della Sardegna non ci sono esponenti dei “sardi liberi” ma di fedeli esecutori di ordini imposti da Roma», prosegue: «Se invece si riferisce alla “nazione italiana”, non deve sfuggire che oggi, ad esempio, in un punto chiave c’è il sottosegretario alla Difesa, onorevole Giuseppe Cossiga, figlio di Francesco che, bontà sua, sta facendo funzionare a pieno ritmo il Poligono di Teulada con un ulteriore aumento delle servitù».
RAPPRESENTANZA Quindi – secondo l’esponente dei Rossomori – il problema della rappresentanza attiva dei sardi nel Governo italiano «non è un fatto di numeri ma di volontà politica di rappresentare all’interno di un governo oppressivo e coloniale le esigenze dei lavoratori sardi della desertificazione industriale, degli agricoltori, dei pastori a cui viene pagato il latte ad un prezzo inferiore a quello dell’acqua, dei disoccupati, dei precari, degli studenti ai quali viene negato il diritto allo studio e la prospettiva di un riscatto economico e sociale dalla legge Gelmini: legge ratificata dal Consiglio regionale. Così come non possiamo non parlare dell’ambiente sardo», conclude Claudia Zuncheddu, «che in nome di un falso sviluppo è stato ulteriormente violentato dalla cosiddetta legge sul “Piano Casa” votata all’unanimità dal centrodestra».
Commenti