Borse di studio, Claudia Zuncheddu attacca l’esecutivo e il Consiglio
BORSE DI STUDIO. Claudia Zuncheddu (Sardigna libera) attacca l’esecutivo e il Consiglio
«La Giunta penalizza i medici sardi»
Il pasticcio delle scuole di specializzazione ha del paradossale. Secondo Claudia Zuncheddu (Sardigna Libera) sorprende che a combinarlo sia stata proprio «una casta di universitari, la stessa che guida il governo della Sardegna».
All’origine del mancato finanziamento delle borse di studio per i giovani medici (rimasti a secco per il 2015) c’è l’operato di «una Giunta regionale non all’altezza neppure dei propri ruoli. Una Giunta che con i suoi atti nega ai sardi il diritto allo studio, alla sanità pubblica, al lavoro pulito». E che «ubbidiente sotto la bandiera della “Buona scuola”, le scuole le chiude, e quando non può le rende inaccessibili triplicando le tasse».
Il problema, per Zuncheddu, non sono tanto i fondi che mancano, quanto le scelte della Giunta Pigliaru. «Senza scomodare i 600 milioni che dal nostro bilancio sanitario andranno al Mater Olbia di proprietà del Qatar in dieci anni, è recentissima la delibera dell’assessore Paci che destina 41.706.471 di euro per incrementare l’inceneritore di Macchiareddu e con esso le nostre malattie. L’incenerimento è la tecnologia più dannosa per l’ambiente e la salute. È già stato definito un crimine contro l’umanità».
E se questo è il modo in cui la Giunta gestisce il bene comune, «forse per le borse di studio dovute ai laureati in Medicina non ci saranno speranze». Quindi, non resta che aspettarsi «un atto di responsabilità mirato a recuperare fondi per le scuole dei neo medici che con la loro professionalità darebbero un contributo concreto al miglioramento della salute dei sardi e del nostro ambiente».
L’ex consigliera regionale di Sardigna Libera non se la prende solo con la Giunta. «Anche il Consiglio regionale non brilla per lungimiranza: a marzo tutti hanno alzato la mano per votare un bilancio privo dei fondi necessari per pagare i contratti dei nuovi specializzandi. Un’omissione grave a cui è seguita una legge farsa». (ro. mu.)
Fonte: L’Unione Sarda – 15/06/2015
Commenti