BANDO LAV…ORA – Vigiliamo sulla Trasparenza e sulla Legalità
8 Milioni di Fondi Europei per i Sardi più disagiati rischiano di essere “scippati” alla gestione pubblica dei Comuni della Sardegna per perdersi nei meandri del “privato”.
Dietro la questione, la spregiudicatezza di un certo mondo politico con commissariamenti e forti pressioni dell’Assessorato della Sanità sull’Apparato Amministrativo della RAS.
Consiglio regionale della Sardegna
XIV Legislatura
Mozione Zuncheddu, Uras, Cugusi G., Sechi, Cocco D., Salis A., Mariani, Agus T., Corda Sulla revoca illegittima dell’Avviso pubblico “Lav…Ora – Progetti per l’Inclusione Sociale.
Premesso che:
La crisi economica e sociale in corso rende sempre più difficile l’attivazione di interventi sui cittadini più fragili, quindi più esposti al rischio di emarginazione sociale, per cui la RAS si è impegnata ad attivare il Progetto di Inclusione Sociale, chiamato “Lav…Ora”;
”Lav…Ora” mette a disposizione per chi si trova in grande difficoltà 8 milioni di euro per favorire l’uscita dall’isolamento di soggetti portatori di fragilità e si inserisce nell’Ambito dell’Asse III del POR FSE 2007/2013;
l’Avviso fonda la propria opera sul principio di sussidiarietà come strumento principe per impegnare tutti gli attori del sistema sociale alla realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi alla persona;
Con il parere di conformità dell’Autorità di Gestione del 16/11/2012 ai sensi dell’art. 60, lett. a), Reg. (CE) n. 1083/2006, con cui “si dà atto che l’operazione non prevede nessun aiuto di Stato ai sensi dell’art. 87.1 del Trattato CE, in quanto i destinatari sono in ogni caso “persone fisiche” e trattasi di un intervento volto a favorire l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati attraverso esperienze formative professionalizzanti in un contesto produttivo”;
l’avviso è conforme:
1. alle regole comunitarie, nazionali, e regionali in materia di spesa ammissibili al cofinanziamento del FSE;
2. al Programma Operativo e alle priorità trasversali della Programmazione 2007/2013;
3. ai principi generali e alle regole nazionali e regionali in materia di avvisi di diritto pubblico;
L’Avviso “Lav…Ora” realizza gli obbiettivi strategici da perseguire nell’anno 2012 per l’attuazione degli indirizzi programmatici e delle direttive del Presidente della Regione in materia di politiche sociali, assegnati dall’Assessore della Sanità e con nota n. 216 del 03/02/2012 indirizzata al Direttore Generale secondo quanto stabilito dall’art. 9 comma 1 della L.R. 31/1998. In particolare segnaliamo i punti della nota 216
Al punto 1. Politiche a favore delle famiglie: “Nell’ambito della programmazione sociale riveste un’importanza strategica per il 2012 l’attuazione di politiche a favore delle famiglie (favorire la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare e promuovere pari opportunità nell’occupazione)”;
Al punto 4. Politiche di inclusione sociale e lavorativa: “la programmazione sociale per il 2012 dovrà essere orientata alla realizzazione di programmi e interventi che consentano di ridurre lo svantaggio e promuovere l’integrazione di persone che, per ragioni differenti, non sono pienamente inserite nel tessuto sociale ed economico delle comunità di appartenenza”;
Al punto 5. Attuazione della programmazione comunitaria 20072013: “Costituisce obiettivo strategico per il 2012 porre in essere tutte le azioni necessarie all’accelerazione della spesa attraverso la programmazione di tutte le risorse comunitarie ancora da impegnare e la realizzazione dei controlli, da parte del Servizio del responsabile di linea di attività e dell’ufficio di controllo di I livello…”;
Appurato che
l’Avviso “Lav…Ora” finanzia progetti di inclusione sociale, ispirandosi ai principi cardini della legge 328/00 ”Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e della legge regionale 23/2005 “Sistema integrato dei servizi alla persona” che si pongono come obbiettivo il superamento dell’assistenzialismo finalizzato a promuovere interventi sociali, orientati a garantire i diritti di cittadinanza attiva, e l’accesso ai servizi su tutto il territorio;
L’Avviso finanzia progetti di inclusione sociale utilizzando come strumento educativo le borse lavoro per permettere al soggetto in “situazione di fragilità” di realizzare un percorso formativo/educativo/lavorativo all’interno di realtà produttive, favorendo l’autonomia e l’apprendistato di specifiche mansioni lavorative oltre che l’acquisto di una maggiore autonomia personale e il rafforzamento dell’autostima (“esperienze formalizzate professionalizzanti in ambiente lavorativo” POR FSE 2007/2013 – Asse III “Inclusione Sociale”), con la possibilità per le persone più fragili di avere l’affiancamento di un educatore che funge da facilitatore tra l’ente ospitante e la persona inserita;
la borsa lavoro non si configura come un’attività lavorativa vera e propria ma un’opportunità di integrazione attraverso un esperienza lavorativa protetta;
Considerato che
I 21 Comuni, deputati dalla Legge Regionale n.23/2005, come enti Gestori dei PLUS, individueranno le imprese ospitanti e i destinatari finali degli interventi. I soggetti che potranno beneficiare dell’avviso sono individuati tra:
Disabili fisici, psichici e sensoriali;
Donne disoccupate, vittime di violenza, madri con figli minori in condizione di disagio sociale;
Qualsiasi persona riconosciuta come affetta, al momento o in passato, da una dipendenza ai sensi del Reg. (CE) n.2204/2002, anche se ancora in trattamento riabilitativo presso le strutture pubbliche o private;
Giovani adulti ricompresi tra i 16 anni e 29 anni disoccupati, con priorità per coloro che versano in condizioni di disagio (Minori sottoposti a procedimento penale da parte dell’Autorità Giudiziaria Minorile, soggetti in uscita da comunità alloggio e/o case famiglia, ovvero i “Ragazzi dell’inclusione sociale” ospiti di comunità o in uscita per il compimento del 18° anno ai sensi della legge regionale n.4 del 11/06/2006 art. 17 comma 2);
Adulti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria restrittiva cosi come previsto dall’ordinamento vigente;
Soggetti portatori di disagio sociale, ivi compresi coloro che sono a rischio di povertà estreme;
Qualsiasi persona che non risulti regolarmente occupata, da quando è stata sottoposta a una pena detentiva;
Preso atto che
Il Bando “Lav…Ora” offre l’opportunità di realizzare un vero e proprio “apprendimento pratico” all’interno dei soggetti ospitanti ricompresi tra le imprese di tutti i tipi di settore incluse le cooperative di tipo A e B, associazioni, Fondazioni etc… per 12 mesi retribuito con un costo individuale di ogni progetto di seguito suddiviso;
Ogni Comune in accordo con tutti i Comuni che fanno parte del distretto (PLUS), denominati Beneficiari, ha a disposizione 25 inserimenti socio lavorativi da attivare
Tipologia |
Costo Unitario |
Mesi |
Costo Totale |
Voucher Lavoro |
€ 600 |
12 |
€ 7200 |
Voucher tutor aziendale |
€ 150 |
12 |
€ 1800 |
Voucher Vitto e Trasporto |
Max € 200 |
12 |
€ 2400 |
Voucher Conciliazione |
Max € 200 |
12 |
€ 2400 |
Modulo formativo |
12 ore |
Costo Massimale € 50 |
€ 600 |
Totale |
|
|
€ 14.400 |
Dal prospetto si evince che tutte le spese descritte in maniera trasparente e dettagliata all’art. 18 dell’Avviso sono in favore delle persone svantaggiate (i destinatari sopra richiamati) fatta eccezione per il solo 7% destinato ai Beneficiari, ovvero ai Comuni capofila dei PLUS, per la gestione e per l’accompagnamento al lavoro dei soggetti fragili (Tutor educativo);
Il punto di forza dell’Avviso “Lav…Ora” è quello di aver individuato come beneficiari i 21 Comuni gestori dei servizi associati dei Piani Locali Unitari dei Servizi (Plus) e non solo alcune delle Amministrazioni comunali. Comuni che ricadono nello stesso distretto sanitario e che compongono il PLUS. In tal modo tutti i Comuni possono proporre al Comune gestore, possibili destinatari dei progetti di inclusione sociale e lavorativa, ricoprendo così tutta la Sardegna con 500 progetti di inclusione sociale e lavorativa di persone svantaggiate (Punto 4 degli obiettivi politici come sopra descritto nella nota n. 216 del 03/02/2012);
gli Uffici sociali dei Comuni della Sardegna sono chiamati a collaborare attivando una rete insieme agli enti preposti: Dipartimento per la Salute Mentale, il Dipartimento Amministrazione penitenziaria, il Centro per la Giustizia Minorile, altre organizzazioni profit e non profit per individuare le persone che possono accedere al beneficio, Cooperative,;
inoltre, trasferite le risorse ai Comuni gestori (beneficiari), le stesse risorse sono subito rendicontabili nel POR accelerando in tal modo la spendita delle risorse comunitarie e conseguentemente i relativi rimborsi alla Sardegna da parte della Comunità europea (Punto 5 degli obiettivi politici come sopra descritto nella nota n. 216 del 03/02/2012);
per di più il bando offre l’opportunità di un Voucher di conciliazione (ricompreso all’interno della borsa lavoro) per un importo massimo di € 200 mensili per l’acquisto di servizi di cura per minori, anziani e disabili al fine di consentire al destinatario di sostenere problemi di conciliazione famiglia–lavoro (Punto 1 degli obiettivi politici come sopra descritto nella nota n. 216 del 03/02/2012);
Ribadito che
il Bando “Lav…Ora” ha una rilevante importanza sociale;
garantisce la massima trasparenza nella gestione pubblica, da parte dei Comuni, del finanziamento di 8 milioni di euro;
punta a salvaguardare, sostenere e a favorire l’inserimento lavorativo dei cittadini più fragili, bisognosi di disagi e povertà.
il Bando ha già ricevuto il parere di conformità e di legittimità dall’Autorità di Gestione conforme alle normative regionali nazionali e comunitare;
Constatato che
l’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale con nota 2202 del 4 di dicembre 2012 invita il Direttore Generale delle politiche sociali: “al fine di consentire approfondimenti e valutazioni di carattere politico chiede la sospensione della pubblicazione del bando denominato Lav…Ora – Inclusione sociale – Inserimento persone svantaggiate”;
l’Assessore persiste, in modo incomprensibile, nel voler revocare il bando attraverso forti pressioni sull’apparato amministrativo con generiche “motivazioni politiche” mai documentate; tutto ciò nonostante gli “obbiettivi politici” siano già stati definiti dal POR FSE 20072013 (Fondi Europei), con Deliberazione di Giunta Regionale n. 4/24 del 22/01/2008, avente ad oggetto “Presa d’atto del Programma Operativo Regionale Sardegna Competitività Regionale e Occupazione” FSE 2007/2013 e con Deliberazione della Giunta Regionale n. 23/2 del 29/5/2012 e dagli obiettivi assegnati con nota n. 216 del 03/02/2012 dall’Assessore al Direttore Generale delle politiche sociali;
le richieste insistenti, incomprensibili e illegittime dell’Assessore, per la revoca e la riprogrammazione del bando, indirizzate al Direttore Generale delle politiche sociali e al Direttore del Servizio di Attuazione politiche sociali, Comunitarie, Nazionali e Regionali, esitano con il Decreto N. 1 del 17 Gennaio 2013 con la sostituzione del Direttore Generale e la nomina del Commissario ad acta, , perché provveda ad attivare le procedure volte alla revoca dell’Avviso denominato “Lav…Ora” e alla riprogrammazione delle risorse comunitarie destinate all’Avviso;
Il bando lav..ora viene giudicato nel decreto dell’Assessore come un atto inerte da revocare in quanto presuppone pregiudizio per l’ interesse pubblico
il Commissario ad acta con la nota 146 del 22/01/2013 intima al Direttore del Servizio Attuazione Politiche Sociali, Comunitarie, Nazionali e Regionali “a porre in essere, con la massima tempestività e comunque non oltre tre giorni, tutti gli adempimenti volti alla revoca dell’Avviso Lav…Ora” ;
la suddetta nota del Commissario ad acta, che proviene dall’Uff. Gab. Igiene, Sanità e Assistenza Sociale, evidenzia una grave ingerenza dell’apparato politico in quello amministrativo della RAS
in violazione dell’Art. 8 comma 1 della L.R. 31/1998 e dell’Art. 9 comma 1 della L.R. 31/1998 che definiscono il ruolo dei politici, concetti rafforzati dall’Art. 21 comma 6 che ribadisce: “Il Presidente della Giunta e gli Assessori non possono revocare, riformare, riservare o avocare a sé o altrimenti adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti”…, mentre l’art. 8 comma 3 recita: “Ai dirigenti dell’Amministrazione e degli Enti spetta l’adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano le amministrazioni verso l’esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa, ivi compresi i procedimenti gestori di cui sopra al capo II e all’art. 61 della L.R. 5 maggio 1983 n.11, mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo; Essi sono responsabili in via esclusiva dell’attività amministrativa, nella gestione e dei relativi risultati”;
In violazione dell’art. 58 Reg (CE) n. 1083/2006 nel quale si ribadisce la netta distinzione tra le funzioni di indirizzo politico amministrativo svolta dagli organi di governo regionale, e le funzioni di adozione degli atti e provvedimenti amministrativi e di gestione finanziaria, tecnica amministrativa, attribuita in via esclusiva ai dirigenti e alle strutture organizzative della stessa
Ribadito che
il Bando, a gestione pubblica, prevede che siano coinvolti tutti i comuni della Sardegna suddivisi ai sensi della L.R. 23/2005 in distretti d’ambito che compongono il PLUS (Piano locale unitario dei servizi alla persona che individuano a tutela dei diritti della popolazione ed in attuazione dei livelli essenziali di assistenza, il profilo locale e le priorità d’intervento. Il PLUS è adottato con accordo di programma, promosso dal presidente della provincia ai sensi del comma 2, cui partecipano i comuni associati, l’azienda sanitaria locale competente, la provincia, gli altri soggetti pubblici coinvolti”);
La stesura del bando “Lav…Ora” è successiva agli indirizzi politici dell’Assessore indicati con nota. 216 del 03/02/2012 al Direttore Generale e dopo il sopraggiunto parere di Conformità da parte dell’Autorità di gestione del POR FSE 2007/2013 in data 16/11/2012;
La L.R. sostiene che è compito esclusivo del dirigente valutare e scegliere i beneficiari delle provvidenze economiche;
In violazione della L.R., l’Assessore (con la nota n. 2359 del 20 dicembre 2012) invita il Direttore del Servizio “a volere provvedere ad horas a sospendere la procedura de qua, al fine di integrare l’Avviso pubblico sulla base delle direttive impartite” e cioè per consentire l’inserimento di “…organizzazioni e le cooperative del privato sociale, le associazioni e fondazioni di promozione sociale, nonché le associazioni datoriali e di categoria”;
Constatato che
con il Decreto del 17 Gennaio del 2013, l’Assessore alla Sanità ha compiuto un atto grave e irresponsabile in quanto il Bando europeo “Lav…Ora” non è ne revocabile, ne sostituibile; nell’eventualità di un nuovo bando sostitutivo, questo dovrà essere sottoposto al vaglio dell’Autorità di Gestione del POR FSE 2007/2013, che, per logica, dovrebbe procedere alla revoca di un atto già da esso dichiarato legittimo e conforme alla spesa e agli obiettivi del POR FSE;
la revoca di un atto amministrativo è un atto amministrativo “per sopravvenuti motivi di pubblico interesse”
la vicenda inerente il bando “Lav…Ora” e la gestione, successiva al riconoscimento della sua conformità dalla stessa Autorità di Gestione, da parte dell’Assessore della Sanità evidenzia una grave ingerenza dell’apparato Politico su quello Amministrativo della Regione Autonoma della Sardegna, creando confusione di ruoli e di responsabilità che potrebbero compromettere il buon fine del Bando con un gravissimo danno alle categorie sociali più fragili, disagiate e maggiormente colpite dalla crisi economica e sociale in corso, e con ciò privando anche i Comuni sardi: enti Gestori dei PLUS, del ruolo di programmazione – controllo e sostegno pubblico alle categorie maggiormente svantaggiate;
l’inspiegabile e confuso provvedimento dell’Assessore, emanato nel pieno della campagna elettorale per il Parlamento italiano, nonché in previsione delle prossime elezioni Regionali, fa sorgere forti preoccupazioni sul possibile “uso improprio e strumentale” della riprogrammazione delle risorse comunitarie, con il “dirottamento” dei fondi (pari a 8,5 milioni di euro, indirizzati a una situazione di grave emergenza sociale e alle persone più svantaggiate) da una gestione pubblica trasparente, verso canali anche privati di cui, ad oggi, nulla è dato sapere;
tale preoccupazione è fondata anche dal caso dei 22 milioni di euro, gestiti per il bando “Ad Altiora” e di cui a nessuno, a tutt’oggi è dato conoscere il risultato del progetto, e ancor meno chi e come l’abbia gestito;
Tutto ciò premesso,
si impegna l’Assessore dell’Igiene e Sanità
alla revoca e all’annullamento immediato per illegittimità del Decreto N. 1 del 17 Gennaio 2013, inerente la “Nomina Commissario ad acta ex art. 21 comma 6 L.R. n. 31/1998”, deputato ad attivare le procedure volte alla revoca dell’avviso denominato “Lav…Ora” – Progetti per l’Inclusione Sociale approvato con Determinazione n. 712 del 22/11/2012 del Direttore del Servizio attuazione politiche sociali comunitarie, nazionali e regionali e modificato con determinazione n. 764 del 27/12/2012, nonché ad adottare tutti i provvedimenti connessi e conseguenti alla revoca dello stesso;
All’annullamento immediato della determina di revoca del 01/02/2013 con la quale il Commissario ad acta ordina al Direttore di servizio, dopo aver prece demente manifestato il suo dissenso per mancanza di motivazioni scritte, la revoca immediata dell’avviso.
all’attuazione dell’Avviso pubblico “Lav…Ora” – Progetti per l’Inclusione Sociale” che garantisce il controllo e la gestione trasparente da parte dei Comuni del finanziamento di 8 milioni di euro diretti a favorire l’uscita dall’isolamento di soggetti portatori di fragilità;
al reintegro immediato del Direttore Generale delle Politiche Sociali nel proprio ruolo.
Cagliari, 13/02/2013
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