Ballottaggio a Cagliari 29-30 Maggio
Da Indipendentista progressista, auspico che i cagliaritani per il ballottaggio scelgano con responsabilità per abbattere quella parte della “politica coloniale” che ha dominato Cagliari per 18 anni impoverendola, distruggendola e negandole ogni prospettiva di riscatto economico, politico e culturale.
Sulle risposte del candidato sindaco Fantola al manifesto dei 10 punti simbolici presentato dalla Lista civica “Con Claudia Zuncheddu” facciamo alcune osservazioni:
Il candidato sindaco Massimo Fantola, sostiene che il suo “è un partito autonomista, sardo e con la testa in Sardegna” e che “il modo di operare di Equitalia è strozzinaggio legalizzato”.
Sulla sua definizione di “autonomista”, vorrei ricordare che Lussu, giudicò l’Autonomia sin dalla sua nascita un “miagolio di gatto, non ruggito di leone” e questo la dice tutta sulla risposta inadeguata alla crisi politica, culturale e istituzionale di quel momento in Sardegna. In questi 60 anni l’Autonomia è stata svuotata, resa sterile da una classe politica subalterna spesso a interessi esterni alla Sardegna.
La storia politica di Massimo Fantola si associa in parte con l’operato politico di quella “borghesia compradora” che ha governato la Sardegna e Cagliari con l’obiettivo di renderle di fatto sempre più dipendenti economicamente, politicamente e culturalmente dalle “centrali politiche italiane”.
L’impoverimento dei nostri valori identitari come lingua, cultura e storia ancora oggi negate nelle scuole e nelle istituzioni, così come la distruzione dei Beni identitari culturali, storico-archeologico e ambientali (da Tuvixeddu ceduto alla speculazione edilizia, al ripascimento del Poetto) in nome del “profitto”, sono la testimonianza della ferocia e del cinismo di gran parte della classe politica che ha governato Cagliari in questi 18 anni.
Ma Cagliari fronte-porto, con i suoi “Palazzi del potere” , rappresenta anche la sede in cui questa classe politica coloniale, ha decretato e continua a decretare la mortificazione di tutto il popolo sardo, la distruzione del suo territorio e delle sue attività tradizionali, l’avvelenamento del suo ambiente terra, mare, aria, compresa la negazione di ogni diritto culturale ed economico di emancipazione delle nuove generazioni. Cagliari con la sua bellezza, la sua storia e le sue risorse ambientali ed umane, come per il resto della Sardegna non devono essere l’Eldorado per le lobby della speculazione.
Il candidato a sindaco per il centro desta Massimo Fantola, che con il suo partito ha contribuito ad amministrare Cagliari negli ultimi 18 anni, non può continuare a ingannare i cagliaritani, chiamandoli alle urne, paventando anche la minaccia degli “estremisti e dei comunisti… alle porte della città…” come hanno propagandato alcuni suoi sostenitori nei quartieri popolari di Cagliari, o come dice l’on. Delogu “esaltando l’operato di Berlusconi”.
Sulla “questione Equitalia”, riteniamo giuste e sacrosante le affermazioni fatte dal candidato sindaco Fantola e auspichiamo al più presto che coerentemente, lui e il suo partito, in tutte e le sedi istituzionali, comunque vada il ballottaggio, si impegnino affinché lo strozzinaggio legalizzato di Equitalia, sulle imprese e sui cittadini si interrompa per trovare tutti insieme soluzioni momentanee e progetti più ampi, che abbiano al centro la legalità, la tutela del lavoro, delle imprese e di tutti i cittadini.
E’ giusto pagare il dovuto, rateizzandolo, non è giusto pagare interessi da strozzini quando chi li applica è un “braccio” dello Stato.
Auspichiamo che quest’impegno sia portato avanti, con la stessa enfasi e determinazione da tutte quelle forze Popolari e Progressiste in tutte le sedi istituzionali e no.
Riteniamo che le istanze di Sovranità, di Giustizia sociale del Popolo Sardo, di Legalità e di Trasparenza amministrativa, di diritto all’Autodeterminazione e alla liberazione nazionale, che stanno alla base del nostro progetto politico indipendentista, siano elementi di confronto, di dibattito futuro e di azioni politiche comuni con tutti quei sardi e le forze politiche, che hanno a cuore il benessere e la sovranità delle nostre collettività.
Claudia Zuncheddu
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