Auguriamo lunga vita agli eccellenti prodotti agricoli di Pula
In riferimento alle notizie uscite sulla stampa nei giorni scorsi sulle “improrogabili e urgenti iniziative che la Regione deve intraprendere nei confronti della SARAS Spa per i danni da inquinamento ambientale nelle aree in prossimità della raffineria e per i mancati risarcimenti per i danni materiali arrecati dalle attività industriali ai beni mobili e immobili dei produttori orto-serricoli operanti nell’area intorno a Sarroch”, è doveroso precisare che i cosiddetti “pomodorini camona all’arsenico” non riguardano Pula ma le serre dell’Azienda Romanino-Mura di Sarroch, dove indagini di laboratorio hanno evidenziato alte concentrazioni di sostanze tossiche, fra cui l’arsenico.
Il nostro auspicio è che la produzione dei rinomati prodotti agricoli di Pula, di cui sono grande consumatrice, sia sempre più fiorente e domini nei nostri mercati interni ed esteri.
Claudia Zuncheddu
Sull’argomento, segnalo l’intervista rilasciata a La Nuova Sardegna dell’11 novembre 2013:
“…Come è noto in tribunale c’è già un causa per risarcimento presentata dalla famiglia Romanino Mura che quasi quarant’anni fa comprò un terreno vicino alla Saras per produrre i rinomati pomodori camona e da qualche anno ha smesso perché, tra l’altro, dagli esami fatti risultava che nel terreno, nell’acqua e sul tetto delle serre c’erano antimonio, arsenico, nichel, piombo, zinco nonché alluminio e piombo tutti in valori superiori alla soglia salva-salute stabilita dalla legge…”
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