ASL di Carbonia: allarme frutta e verdura contaminate. Portovesme e le sue responsabilità…
Interrogazione Zuncheddu con richiesta di risposta scritta sull’allarme da parte della ASL 7 di Carbonia in merito a inquinamento ambientale e degli alimenti nell’area del Polo industriale di Portoscuso
Premesso che
– l’allarme sull’inquinamento ambientale a Portoscuso continua ad essere fonte di forti preoccupazioni per le popolazioni che abitano ed operano in quell’area. Associazioni ambientaliste come (fra cui Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico), Comitati di esperti e di cittadini residenti nel territorio come il Comitato dei residenti di Carloforte, già da tempo hanno denunciato l’inquinamento da piombo nel vino e successivamente la contaminazione nei molluschi bivalvi;
– più recentemente tali preoccupazioni hanno trovato riscontro nell’allarme lanciato dalla Asl 7 di Carbonia, che in merito alla grave situazione dell’inquinamento ambientale delle aree prossime del Polo industriale di Portovesme, il 23 gennaio 2012 ha diramato un Comunicato Stampa con il quale si informa e si invita la popolazione a differenziare la provenienza dei prodotti ortofrutticoli, prestando attenzione a quelli originari di tale area ed evitare di dare da mangiare ai bambini di età da 0 a 3 anni, la frutta e la verdura coltivate sul posto;
– tali disposizioni risultano ancora più inquietanti alla luce del fatto che sono state assunte a seguito dei dati acquisiti da una recente relazione dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero dell’ambiente del Territorio e del Mare (prot. 35428/TRI/DI del 22.11.2011);
Preso atto che:
– seppure non citato esplicitamente nel comunicato della ASL di Carbonia, la questione è pertinente al polo industriale di Portovesme, area tristemente nota, ormai da decenni, per la forte pressione ambientale e per l’elevata incidenza fra i residenti di varie patologie, fra cui quelle neoplastiche. In quest’area sono stati registrati tassi altissimi di deficit cognitivi infantili associati a un’elevata concentrazione di piombo nel sangue dei piccoli.
– già nella “mozione Zuncheddu e più”, protocollata in data 28 febbraio 2011, sull’“Allarme inquinamento ambientale nel territorio intorno al polo industriale di Portovesme“ venivano menzionati i dati allarmanti emersi da studi effettuati dall’Università di Cagliari. Gli studi dimostravano che:
1) il mare di quella zona non è esente da inquinamento: nelle alghe intorno all’isola è stata riscontrata la presenza di metalli pesanti, tra cui Cadmio e Piombo;
2) nei terreni e nelle acque superficiali dell’isola di San Pietro è stata rilevata la presenza di metalli pesanti, tra i quali elevate concentrazioni di Stagno (con valori superiori a 40 volte i limiti di legge), Berillio, Tallio, Antimonio; la concentrazione di Ferro (15 volte superiore ai limiti di legge); Manganese (quasi 4 volte i limiti di legge); Selenio (oltre 30 volte superiore i limiti di legge); Fluoruri (pari a: 2,7 mg/l. Il valore limite è di 1,5 mg/l. Altri metalli, come Cadmio e Arsenico, sono stati rilevati nelle acque con concentrazioni vicine al limite previsto per legge;
Considerato che:
– le industrie responsabili della compromissione ambientale e sanitaria hanno in gran parte beneficiato per decenni dei finanziamenti del Piano di Disinquinamento per la bonifica del territorio del Sulcis Iglesiente (D.P.C.M. 23 aprile 1993), sulla base della dichiarazione di “zona ad alto rischio ambientale” (D.P.C.M. 30 novembre 1990, legge regionale n. 7/2002), e il successivo accordo di programma attuativo (D.P.G.R. 3 maggio 1994, n. 144);
– nonostante le tanto proclamate azioni di risanamento del territorio, di fatto si intensificano le cause dell’inquinamento, vedi i fumi di acciaieria, i fanghi rossi, gli sversamenti in mare di inquinanti, le discariche illecite di rifiuti tossico-nocivi, le nubi di fluoro, i traffici illeciti di rifiuti industriali;
Tutto ciò premesso, Chiediamo al Presidente della Regione e agli assessori della Sanità, della difesa dell’Ambiente e dell’Agricoltura
1)Quali siano i dati di cui la RAS dispone in merito di inquinamento ambientale in riferimento al caso specifico che hanno destato preoccupazione da parte della stessa Asl 7;
2)Quali siano i provvedimenti che intendano adottare per la tutela della salute di tutti gli abitanti di Portoscuso e zone limitrofe;
3)Quali misure intendano adottare o se nel frattempo abbiano già adottato al fine di verificare eventuali responsabilità delle industrie facenti parte del polo di Portovesme.
Cagliari, 28/02/2012
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