Appello. Donne Sarde (Heminas), c’è un “impero politico da scardinare”
La storia sarda dice che questo è solo nostro compito. Aderiamo in massa a Heminas.
Conferenza stampa
Giovedì 27 ore 10.30
sotto i portici di Via Roma – palazzo del Consiglio della RAS
“SUBITO LA DOPPIA PREFERENZA DI GENERE” questo l’obiettivo al centro dell’iniziativa con cui la rete chiede l’immediata approvazione della norma che ponga fine all’inaccettabile discriminazione che vede la presenza di sole 4 donne su 60 consiglieri regionali. Nel 2013, il voto segreto in Consiglio Regionale, ne impedì l’approvazione nonostante la mobilitazione di centinaia di donne in tutta l’Isola” (HEMINAS). Aggiungo che furono in tanti a mentire. Io c’ero. I più “solidali con le donne” di fronte alla stampa, in Aula facevano circolare sms invocando il voto segreto.
Non è più sopportabile che le donne non siano presenti nelle Istituzioni democratiche. La Sardegna è in emergenza e necessita del cambiamento.
Nel Consiglio della Regione Autonoma della Sardegna su 60 consiglieri solo 4 sono donne.
Oltre il 51% della società sarda è costituita da donne. La nostra società quindi, non è equamente rappresentata nelle sedi decisionali.
Quest’anomalia nel governo sardo è portatrice di disuguaglianze, di corruzione, di gestione del bene collettivo come “cosa propria”, del saccheggio delle risorse pubbliche, del consumo del territorio, dell’inquinamento del nostro ambiente, della violazione dei diritti del nostro popolo, del taglio della scuola e della sanità pubblica, della fuga delle nostre giovani intelligenze, della distruzione della nostra cultura, della nostra storia e della nostra identità, della morte delle attività tradizionali, del nostro isolamento, dell’insinuazione delle lobby nei gangli di tutto il sistema economico sardo, della trasformazione della maggioranza della gente (che non ha padrini e padroni) in un popolo di “mendicanti del diritto al lavoro”, del depauperamento delle nostre risorse naturali ed intellettuali, di una Sardegna ridotta in brandelli, di una Terra destinata alle attività di guerra, agli inceneritori, alle discariche.
-Di chi è la paternità di questo scempio? E’ di un sistema Maschile e Maschilista, ingordo, con vocazione alla corruzione, incline alla sudditanza, spesso assai ignorante, privo di lungimiranza e di cultura di gestione del bene collettivo.
-La classe politica sarda ancora una volta ha disatteso il primo impegno assunto in campagna elettorale: ridiscutere la “Legge elettorale sarda”, la Legge delle Discriminazioni che in primis elimina le donne dalla vita istituzionale, quindi dalle sedi decisionali.
-Che fare? Imporre subito al Consiglio della RAS “La doppia preferenza di genere” per restituire alla società sarda il diritto ad una equa rappresentanza fatta di donne e di uomini.
Le donne per cultura, per storia, per tradizione, per indole, per tutte le loro sensibilità rappresentano una forza indispensabile ed irrinunciabile per amministrare e governare al meglio la Sardegna. Questa è la via anche per il superamento della crisi, dovuta in massima parte ai giochi di potere dei soliti noti.
Claudia Zuncheddu
HEMINAS – Donne in lingua sarda, con oltre 2 mila aderenti in poco più di un mese, “è una rete di donne che unisce chi vuole costruire una società più giusta, senza discriminazioni, per i diritti e le pari opportunità, contro ogni tipo di violenza, nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze”.
La tua presenza ci faparticolarmente piacere e ti invitiamo ad estendere l’invito, ricordandoti che l’unico simbolo gradito è su muccadore.
Per qualsiasi informazione puoi contattarci:
www.facebook.com/groups/1864002507191302/
Cagliari: 3931377616 – 3382995889 – 3335204556
Sassari: 3939354783
Commenti