A propostio dei furbetti del Qatar, degli stazzi e dei presunti campi da golf
Ho rilevato con molto piacere, in questi giorni sulla stampa sarda, che diversi amministratori di comuni interessati dalle bramosie edilizie dello sceicco del Qatar incominciano ad avere diverse perplessità sulle richieste urbanistiche e edilizie di trasformazione degli stazzi galluresi in ville Smeraldine.
Il piano di investimenti miliardari dell’emiro, tale da oscurare la Costa Smeralda di cinquant’anni fa, si manifesta per quello che è: una mera speculazione edilizia, nel tentativo di aggirare le normative comunitarie di salvaguardia del paesaggio, le leggi Italiane e le normative del PPR Sardo.
Cappellacci e i suoi sodali, nel pieno della campagna elettorale, naturalmente con i soldi dei sardi (…anche la Santanchè, ad esempio, ringrazia) vogliono farci credere alla favola miliardaria dei “generosi magnati” del Qatar che creerebbero occupazione per i sardi rispettando il paesaggio e l’ambiente della Sardegna.
Personalmente, non da oggi, non ho mai creduto alla favola della Legge Regionale sul golf, approvata dopo l’ennesimo Piano Casa, per dare forzatamente l’opportunità di cementificare laddove le Leggi lo impedivano, vedi anche il caso dei campi da golf di Tendizzos, lungo la spiaggia di Bosa. Questi sono temi su cui ho condotto e continuo a condurre le battaglie per la difesa del territorio dalla speculazione edilizia che viene d’oltremare grazie alla complicità di una parte della classe politica sarda.
Auspico che questa nuova attenzione per la salvaguardia e tutela del nostro patrimonio ambientale da parte di amministratori e di leader di diversi movimenti politici sardi e italiani contribuiscano a bloccare concretamente il piano scellerato di revisione del PPR e di cementificazione delle coste sarde, che Cappellacci e i suoi sodali portano avanti in modo spregiudicato.
E’ da tempo che molti sardi, fra cui la sottoscritta, anche in sede istituzionale, ritengono che l’ambiente sia una risorsa irripetibile e irriproducibile e che qualsiasi progetto edilizio-urbanistico debba fare i conti con un nuovo modello di sviluppo ecosostenibile ed ecocompatibile. L’importanza di queste tematiche è tale da non poter essere svilite dagli show delle campagne elettorali dei rais dell’ultima ora: spettacolo a cui sempre più spesso assistiamo. E’ tempo che un’unità di intenti su queste lotte e su questi progetti, superi gli egoismi e le ambizioni di partiti, di gruppi e di singole persone, che all’ultima ora hanno individuato in questi temi, i cavalli di battaglie delle proprie campagne elettorali.
Claudia Zuncheddu
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