“Tagli alla Democrazia” spacciati per tagli ai “Costi della Politica
Sulla riduzione dei consiglieri della Regione Sardegna da 80 a 50, c’è poco da esultare. Per cecità o per malafede la classe politica sarda inganna spacciando i “tagli alla democrazia” per “tagli ai costi della politica”.
Sulla riduzione numerica dei consiglieri regionali e la propagandata “…ampia convergenza di tutte le forze politiche”, preciso che in veste di consigliera regionale indipendentista sono una voce fuori dal coro e da quella convergenza. Ieri la Commissione Autonomia ha votato a favore della riduzione del numero dei consiglieri regionali da 80 a 50 con l’intento di abbattere così i costi della politica.
La tanto decantata “riduzione numerica” dei consiglieri, nasce da due proposte di legge simili (centro-destra e centro-sistra), con l‘esclusione del disegno di legge (firmato Claudia Zuncheddu) a sostegno della necessità di una forte riduzione della spesa pubblica a partire dal taglio agli stipendi della classe politica, alla rivisitazione radicale dei costi eccessivi di tutta la macchina burocratica regionale.
La drastica riduzione del numero dei consiglieri si configura come un taglio alla pluralità delle idee che stanno alla base della democrazia e alle rappresentanze popolari all’interno delle istituzioni.
Questa proposta ambigua e demagogica priverà di rappresentanza tutte le minoranze politiche e linguistiche e porterà solamente al bipolarismo e al bipartitismo.
Con il verdetto della Commissione Autonomia, si affida così la gestione della politica della Sardegna a un’elite ristretta di consiglieri, con il rischio di concentrare e rafforzare ancor più i privilegi e i poteri di una “super casta” incontrollabile.
In un momento di grave crisi economica e sociale, la classe politica sarda per conservare i propri privilegi, confonde volutamente e in modo demagogico i “tagli necessari ai costi della politica” con i “tagli alla democrazia”.
E’ urgente che il Consiglio Regionale, come suo compito statutario, vari una legge elettorale sarda, a tutt’oggi inesistente, che riconoscendo le peculiarità sarde, tuteli e garantisca l’espressione di tutte le diversità.
Claudia Zuncheddu
Consigliera Regionale Indipendentistas
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