Non permetteremo la sdemanializzazione e la svendita delle nostre spiagge
L’ambiente naturale identitario sardo, di cui le spiagge sono parte integrante e fondante, non può essere venduto per ripagare i debiti contratti con scelte politiche scellerate in questi lunghi decenni, dove si sono acuite le differenze sociali fra chi possiede troppo e chi non ha di che campare.
Il tentativo, riportato in questa finanziaria italiana, di vendita dei nostri arenili, sia che siano in concessione momentanea che liberi, è il preludio legale per la loro cementificazione indiscriminata che come ben sappiamo non porta neppure posti di lavoro stabili e duraturi.
Noi sardi non permetteremo che una parte importante della nostra identità venga ceduta dallo Stato italiano al migliore offerente e con ciò preclusa alla fruizione libera di noi sardi e dei nostri turisti.
Claudia Zuncheddu
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